• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/03431-AR/0 ... 9/3431-AR/58. Gastaldi.



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03431-AR/058presentato daGASTALDI Flaviotesto diLunedì 21 febbraio 2022, seduta n. 642

   La Camera,

   premesso che:

    su di un ricorso presentato da otto allevatori contro Agea in merito al calcolo del prelievo supplementare a carico di tali produttori per il periodo di commercializzazione del latte e dei prodotti lattiero-caseari che va dal 1° aprile 2005 al 31 marzo 2006, la Corte di Giustizia europea ha stabilito che «i criteri per la restituzione delle multe latte pagate in eccesso stabiliti dalla normativa nazionale del 2003 violavano le norme europee del tempo», dando di fatto ragione agli allevatori;

    la normativa nazionale individuava infatti nei produttori in regola con i versamenti delle multe una categoria prioritaria per la restituzione del prelievo riscosso in eccesso. Questi criteri aggiuntivi, ha chiarito la Corte di Giustizia, non erano in linea con le norme europee del tempo. Soltanto con un regolamento Ue entrato in vigore dopo il 2006, è stata introdotta la possibilità per gli Stati membri di aggiungere criteri supplementari, previa consultazione della Commissione. E quindi, a partire da quel momento, i criteri adottati dalle autorità italiane sono stati in linea con le disposizioni europee;

    questa sentenza fa seguito alle sentenze del medesimo tenore arrivate a giugno e a settembre 2019;

    le multe ancora non corrisposte vanno da un massimo di 4 milioni a un minimo di 50 mila euro, con una media di 250/300 mila euro a carico di ciascuna attività zootecnica;

    sono diverse migliaia gli allevatori italiani, che, oltre a essere stretti nella morsa tra i continui rincari dei costi di produzione e i prezzi del latte alla stalla non remunerativi, combattono da oltre vent'anni con le multe per le quote di produzione del latte assegnate al nostro Paese dall'Unione europea e che a diverso titolo stanno subendo le ripercussioni di una vicenda che ha portato al fallimento moltissime aziende italiane, anche alla luce dei pignoramenti ed atti esecutivi nonché del congelamento dei conti delle aziende mantenuti da alcuni istituti di credito anche in presenza dei provvedimenti di sblocco notificati dall'agenzia di riscossione, e che stanno pregiudicando l'esistenza dell'intero settore zootecnico nazionale,

impegna il Governo:

   a prevedere misure volte al sostegno al comparto lattiero caseario attraverso la compensazione degli importi dovuti e non rimborsati in materia di quote-latte, in modo da permettere alle aziende del settore di poter accedere agli aiuti previsti dalla PAC o da atti legislativi o amministrativi, adottati a livello nazionale, regionale o territoriale e contestuale sospensione, tenendo in considerazione le diverse sentenze giudiziarie al riguardo, di tutte le procedure in essere di recupero dei crediti;

   ad attivarsi nell'immediato per definire e concordare una soluzione con l'Unione Europea che possa mettere fine a una situazione che ha penalizzato duramente da anni moltissimi produttori del nostro Paese, visto che tutte le annate oggetto di prelievi supplementari sono state, di fatto, dichiarate nulle;
9/3431-AR/58. Gastaldi.