• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/03431-AR/1 ... 9/3431-AR/106. Foti, Butti, Rachele Silvestri, Ferro, Galantino, Zucconi, Osnato, Mantovani.



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03431-AR/106presentato daFOTI Tommasotesto diLunedì 21 febbraio 2022, seduta n. 642

   La Camera,

   premesso che:

    l'articolo 3 del decreto-legge n. 95 del 2012, in considerazione dell'eccezionalità della situazione economica di allora e tenuto conto delle esigenze prioritarie di raggiungimento degli obiettivi di contenimento della spesa pubblica, aveva previsto, per gli anni 2012- 2014, che l'aggiornamento relativo alla variazione degli indici ISTAT non si applicasse al canone dovuto dalle amministrazioni inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, nonché dalle Autorità indipendenti, inclusa la Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob), per l'utilizzo in locazione passiva di immobili per finalità istituzionali;

    la sospensione del detto aggiornamento è stato esteso, per le medesime finalità di razionalizzazione della spesa pubblica per locazioni passive, agli anni 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020 e 2021 ad opera, rispettivamente, dei decreti legge nn. 192/2014, 210/2015, 244/2016, 205/2017, 145/2018, 162/2019 e 183/2020

    l'articolo 3, comma 3, del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, proroga, il predetto blocco dell'aggiornamento relativo alla variazione dell'indice ISTAT anche per l'anno 2022;

    detta previsione normativa risulta fortemente vessatoria per i proprietari privati che si trovano costretti a subire, nell'ambito di un rapporto contrattuale in corso che dovrebbe avere natura privatistica e rispondere alle ordinarie regole della locazione, un'imposizione derogatoria rispetto al regime pattuito nonché rispetto alle norme civilistiche. I contratti di locazione, nei quali le pubbliche amministrazioni rivestono il ruolo di conduttore, non dovrebbero, infatti, essere soggetti a differenze di alcun genere rispetto ai contratti di locazione ad uso diverso dall'abitazione stipulati da altri soggetti privati;

    la norma in questione si palesa come l'ennesima violazione dei principi della libera contrattazione, oltre ledere gli ordinari principi di correttezza e trasparenza che dovrebbero sempre caratterizzare i rapporti tra Stato e cittadino,

impegna il Governo

a volere considerare la proroga di cui in premessa come definitiva quanto alla vigenza degli effetti e, conseguentemente, ritornare a far data dal 1° gennaio 2023 al regime previgente al decreto-legge n. 95 del 2012 e alle modifiche in seguito succedutesi.
9/3431-AR/106. Foti, Butti, Rachele Silvestri, Ferro, Galantino, Zucconi, Osnato, Mantovani.