Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/11417 (4-11417)
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-11417presentato daDI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA Luis Robertotesto diLunedì 21 febbraio 2022, seduta n. 642
DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA. — Al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
ad oggi, gli italo-brasiliani costituiscono una comunità piuttosto ampia, in crescita di anno in anno: si stima infatti essere costituita da circa 32 milioni di persone; di questi circa 320.000 persone sono in attesa, anche da quindici anni, dell'accertamento della loro cittadinanza italiana jure sanguinis presso i nostri consolati o attraverso azioni legali che hanno promosso presso il tribunale di Roma;
piuttosto frequentemente le pronunce per ottenere la cittadinanza accolgono le istanze dei richiedenti, ma, in tali casi, altrettanto spesso l'Avvocatura dello Stato – in controtendenza rispetto a quello che accadeva con i Governi precedenti – promuove ricorsi presso la Corte d'appello;
come confermato dal Sottosegretario per gli affari esteri e la cooperazione internazionale delegato nella risposta all'interrogazione 4-09404 promossa dall'interrogante con riferimento alle istanze presentate direttamente presso il tribunale di Roma da cittadini brasiliani per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana – il giudice di prima istanza ne starebbe accogliendo con ordinanza un crescente numero;
da ultimo, nel riformare una di queste pronunce di primo grado, la Corte d'appello di Roma, con sentenza del 3 febbraio 2022 (proc. n. 1903/2020), ha ritenuto di accogliere l'appello proposto dal Ministero dell'interno e dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e di rigettare una domanda di riconoscimento della cittadinanza jure sanguinis, sulla considerazione che la nonna dell'appellata, figlia di cittadini italiani emigrati in Brasile, avrebbe dichiarato, in occasione della celebrazione del suo matrimonio in Brasile, di essere cittadina brasiliana;
l'interrogante, pur non volendo entrare nel merito della questione, ricorda che lo Stato italiano, pur trovandosi di fronte ad una normativa ambigua, tende sempre ad interpretarla in maniera restrittiva (si veda, da ultimo, quanto esposto dall'interrogante nell'atto di sindacato ispettivo n. 4-10505);
ad oggi, con la pronuncia di cui sopra, fortemente perseguita dal Ministero dell'interno e dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, lo Stato italiano ha ribadito la sua linea ostruzionistica verso gli italiani che vivono in Brasile; tale linea è testimoniata dal mandato conferito all'Avvocatura dello Stato di ricorrere in appello contro le pronunce del tribunale di Roma in favore di coloro che richiedono allo stesso il riconoscimento del proprio status civitatis italiano –:
quali ragioni siano sottese alla scelta dei Ministri interrogati di conferire mandato all'Avvocatura dello Stato di ricorrere in appello contro le pronunce dei tribunali che accolgono la richiesta di riconoscimento della cittadinanza italiana ai cittadini nati in Brasile.
(4-11417)