• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/03106 DE BERTOLDI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che: lo scorso 3 febbraio 2021 Cassa depositi e prestiti, società partecipata dal Ministero dell'economia e delle...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03106 presentata da ANDREA DE BERTOLDI
giovedì 17 febbraio 2022, seduta n.405

DE BERTOLDI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che:

lo scorso 3 febbraio 2021 Cassa depositi e prestiti, società partecipata dal Ministero dell'economia e delle finanze con l'82,77 per cento del capitale sociale, ha emesso sul mercato un prodotto finanziario denominato "bonus edilizi" per agevolare l'avvio degli interventi di ristrutturazione edilizia e di efficientamento energetico ammissibili ai benefici fiscali, attraverso un'offerta di 3 nuove soluzioni in favore delle imprese italiane operanti nei settori strategici delle costruzioni e dell'energia, nonché degli enti pubblici, per la realizzazione di interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico del patrimonio residenziale pubblico;

fra le tre soluzioni previste da CDP, l'offerta complessiva del prodotto finanziario ha previsto in particolare: la cessione del credito d'imposta, soluzione dedicata alle imprese e agli enti pubblici che consente (beneficiando della capienza fiscale di CDP) di cedere i crediti di imposta maturati sugli interventi di ristrutturazione edilizia e di efficientamento energetico e recuperarli in tempi più rapidi rispetto ai termini previsti dalla normativa in materia;

per garantire una copertura capillare di tutte le imprese operanti nei settori di riferimento (in particolare per le piccole e medie imprese) la stessa CDP si è avvalsa della collaborazione di partner finanziari distribuiti sul territorio, tra i quali banche e confidi vigilati ex articolo 106 del testo unico bancario e di advisor per la verifica della documentazione tecnica;

l'interrogante evidenzia che al 1° ottobre 2021 risultavano accreditati 47 intermediari tra istituti di credito e confidi (oltre a diversi advisor presenti su tutto il territorio nazionale) le cui pratiche in corso erano circa 5.000;

a seguito dell'approvazione del decreto-legge n. 157 del 2021 (cosiddetto decreto anti frodi), CDP dal 13 novembre 2021 ha sospeso tutte le attività fino al 6 dicembre 2021, a causa delle misure previste dal medesimo provvedimento, che ha introdotto ulteriori specifici controlli sulle controparti e sulle singole operazioni, modificando l'importo minimo del valore nominale del credito d'imposta da cedere, passato da 10.000 a 25.000 euro;

la stessa CDP, a seguito della decisione normativa, ha comunicato che tutte le pratiche inserite prima del 6 dicembre 2021 sarebbero state comunque istruite, anche se di importo inferiore alla citata cifra;

l'interrogante evidenzia al riguardo come la ripresa delle lavorazioni delle pratiche sia stata comunque lentissima, e inoltre il 27 dicembre 2021 (con nota comunicata a tutti gli intermediari da parte di CDP) sono state nuovamente sospese le attività di inserimento di nuove pratiche fino a nuova data, attualmente non ancora resa nota;

a distanza di 3 mesi, le numerose imprese, con milioni di euro di cessione di crediti fiscali maturati, sono in attesa dell'iter di approvazione, nonostante i contratti i firmati con CDP e caricati nella piattaforma con la due diligence fiscale e legale effettuata dagli advisor accreditati;

nel comunicato del 3 febbraio 2021 Paolo Calcagnini, vice direttore generale e chief business officer CDP ha dichiarato che: "Con la nuova offerta Bonus Edilizi, CDP si conferma al fianco delle imprese italiane (...) L'obiettivo è favorire il rilancio dell'Italia. (...) Un aiuto concreto che CDP mette a disposizione per sostenere la ripartenza di comparti produttivi cruciali dal punto di vista economico e occupazionale, ma provati dall'emergenza Covid-19, e per accelerare lo sviluppo infrastrutturale dei territori";

tali dichiarazioni del dirigente di CDP appaiono all'interrogante in evidente controtendenza rispetto a quanto si assiste negli ultimi tre mesi, con l'introduzione di ulteriori norme che modificano in senso molto restrittivo il quadro regolatorio in materia di cessione dei crediti fiscali, non contribuendo a garantire certamente un sostegno all'economia italiana, considerato che molte imprese stanno fallendo anche a seguito dell'inadempienza di CDP,

si chiede di sapere:

quali valutazioni di competenza il Ministro in indirizzo intenda esprimere con riferimento a quanto esposto;

se non convenga che la condotta da parte di CDP sia stata ambigua e penalizzante nei riguardi delle imprese che hanno maturato il credito fiscale già dal 10 novembre 2021 per i lavori effettuati e le fatture emesse dai mesi di settembre e ottobre 2021, nonché dal numero delle pratiche ancora inevase da parte della stessa CDP, che risulterebbero attualmente circa duemila;

quali iniziative urgenti e necessarie, nell'ambito delle proprie competenze, intenda pertanto intraprendere nei riguardi di CDP, affinché cessi la sospensione dell'attività della piattaforma CDP "bonus edilizi" e al contempo, giungano a conclusione le pratiche già inserite in piattaforma prima del decreto anti frodi.

(3-03106)