• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/11339 (4-11339)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11339presentato daDEL BASSO DE CARO Umbertotesto diLunedì 14 febbraio 2022, seduta n. 637

   DEL BASSO DE CARO, DI GIORGI, CAPPELLANI, MICELI, RACITI e TOPO. — Al Ministro dell'università e della ricerca, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, al Ministro per la pubblica amministrazione, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   si apprende, anche da notizie di stampa («Ristrutturazioni e grandi opere all'Unime, il Piano triennale a un passo dall'approvazione» Messinatoday, 27 dicembre 2021), che l'università degli studi di Messina, da alcuni mesi, ha avviato le procedure per l'affidamento di lavori e forniture per un importo complessivo di quasi 40 milioni di euro;

   in particolare, le delibere del consiglio di amministrazione del 24 settembre 2021, del 27 ottobre 2021, del 29 novembre 2021 e le due delibere del 28 dicembre 2021 hanno in comune la caratteristica della scelta diretta del contraente, senza alcuna procedura ad evidenza pubblica, la misura del ribasso praticato da tutti gli aggiudicatari (25 per cento) e, soprattutto, il riferimento improprio, a parere degli interroganti, alla normativa introdotta dal decreto-legge 76 del 2020 (articolo 2, comma 4);

   tale ultima disposizione, la cui ratio è certamente rinvenibile nella necessità di incentivare gli investimenti pubblici in relazione all'aggiudicazione dei contratti pubblici sopra soglia, consente, in alcuni settori, di derogare ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale, «fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea, ivi inclusi quelli derivanti dalle direttive 2014/24/UE e 2014/25/UE, dei principi di cui agli articoli 30, 34 e 42 del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50 e delle disposizioni in materia di subappalto»;

   sul punto, l'Anac ha reso un parere sull'ambito applicativo dell'articolo 2, comma 4 del decreto-legge n. 76 del 2020, evidenziando che le disposizioni predette debbano essere lette nel combinato disposto con le previsioni dei commi 2 e 3 della stessa norma, consentendo, quindi, alle stazioni appaltanti, per l'affidamento degli appalti nei settori ivi indicati, di procedere alternativamente: ai sensi del comma 2, mediante le procedure ordinarie ivi indicate: ai sensi del comma 3, con procedura negoziata ex articolo 63 del codice, nella misura strettamente necessaria, per ragioni di estrema urgenza derivanti dagli effetti negativi dell'emergenza sanitaria in corso; ai sensi del comma 4, per ragioni di urgenza ex comma 3 e nei settori ivi indicati, in regime di deroga;

   il direttore generale dell'università di Messina ha sostenuto che sono state eseguite gare d'appalto nel rispetto della legge. Tuttavia, a parere degli interroganti, le summenzionate delibere sembrerebbero non rispondere a ragioni di urgenza, direttamente e/o indirettamente legate all'emergenza sanitaria, e la procedura adottata sembrerebbe violare i princìpi di trasparenza, di libera concorrenza, di non discriminazione previsti dalla normativa espressamente non derogabile dall'articolo 2, comma 4 del decreto-legge n. 76 del 2020, che richiama specificamente gli articoli 18, 57, 58, 59 della direttiva 2014/24/UE e l'articolo 30 decreto legislativo 50 del 2016;

   a titolo meramente esemplificativo, si cita la delibera del 27 ottobre 2021 di affidamento degli interventi di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare dell'ateneo, unitamente alla progettazione esecutiva per un importo di 10.170.780.25 euro ad una ditta la cui offerta era stata richiesta dall'università ed inoltrata, con lodevole tempismo, il 27 ottobre 2021, il medesimo giorno della deliberazione;

   identiche violazioni, se non più gravi, si rilevano, ad avviso degli interroganti, anche nelle altre deliberazioni indicate in premessa –:

   se i Ministri interrogati abbiano conoscenza dei fatti esposti in premessa; se intendano per quanto di competenza fornire ulteriori elementi conoscitivi, anche valutando il ricorso all'ispettorato per la funzione pubblica e ai servizi ispettivi di finanza pubblica, per contribuire a far luce sull'intera vicenda che, ad avviso degli interroganti, integra profili di responsabilità amministrativa e contabile, oltre che penale.
(4-11339)