• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/06555 NUGNES, LA MURA - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. - Premesso che: con l'operazione "Aquila d'inverno", tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06555 presentata da PAOLA NUGNES
mercoledì 9 febbraio 2022, seduta n.401

NUGNES, LA MURA - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. - Premesso che:

con l'operazione "Aquila d'inverno", tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio 2022, la Turchia ha avviato una serie di bombardamenti in alcuni dei punti simbolo del confederalismo democratico e su diversi villaggi, come il campo profughi di Makhmour, la regione Rojava e Shengal, regione irachena a maggioranza curda, dove si sono registrati centinaia di feriti e diversi morti;

i bersagliamenti compiuti avrebbero valenza simbolica contro il processo di democratizzazione compiuto dalle forze curde ispirate al progetto di società ugualitaria, democratica, ecologista, femminista e interculturale del Confederalismo democratico, fortemente voluto anche da Abdullah Ocalan, in prigione da oltre 23 anni;

il 15 febbraio 1999, Abdullah Ocalan, residente del Movimento di liberazione del Kurdistan e fondatore del partito PKK, venne condannato all'ergastolo e trasferito nel carcere di massima sicurezza di Imrali, dove è stato condannato all'isolamento permanente;

nello stesso anno l'Italia, con una sentenza del Tribunale di Roma a richiamo della Dichiarazione sull'asilo territoriale, adottata dall'ONU il 15 febbraio 1967, art. 14, riconobbe ad Ocalan il diritto di asilo politico. "Asilo accordato da uno Stato, nell'esercizio della sua sovranità, a persone che possono invocare l'art. 14 della Dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo, deve essere rispettato da tutti gli Stati";

considerato che:

le Nazioni Unite hanno la responsabilità di garantire che la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo venga applicata anche per Ocalan;

in base alle sentenze emesse dalla Corte suprema di Lussemburgo e dalla Corte suprema del Belgio nel 2018, secondo cui è illegittimo decretare il partito PKK quale organizzazione terroristica, tenuto conto che quel partito andrebbe inteso quale fazione parte di un conflitto armato all'interno dello Stato turco e quindi soggetto alle tutele dello stato di guerra e non alla giustizia penale di quel Paese;

la UE e l'Italia devono prenderne atto considerando il ruolo del partito PKK, ritenuto supporto strategico nella guerra in Siria e in Iraq per la liberazione, attraverso corridoi umanitari, di migliaia di yazidi intrappolati nella morsa dell'ISIS;

tenuto conto del buon esempio di convivenza pacifica promossa dai curdi nel Rojava tra popoli di diversa etnia e religione, a cui ha fatto seguito un esperimento sociale di economia dal basso caratterizzata dalla parità di genere, rispetto per l'ambiente quale teoria ispirata dal leader Abdullah Ocalan,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda intraprendere, anche a seguito della mancanza di notizie, azioni di approfondimento volte alla conoscenza delle attuali condizioni psicofisiche di Abdullah Ocalan;

se vi sia, nelle intenzioni del nostro Paese, la possibilità di valutare l'applicazione concreta del diritto di asilo per Ocalan e se vi sia la possibilità, in seno alla UE, di intraprendere un percorso condiviso per la sua scarcerazione, tenuto conto delle sentenze emesse dalle Corti supreme del Belgio e del Lussemburgo.

(4-06555)