• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/06533 FATTORI, NUGNES, DE FALCO, DE PETRIS - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che: con il decreto-legge "cura Italia" era stato...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06533 presentata da ELENA FATTORI
martedì 8 febbraio 2022, seduta n.400

FATTORI, NUGNES, DE FALCO, DE PETRIS - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che:

con il decreto-legge "cura Italia" era stato introdotto il blocco dei licenziamenti per far fronte alla crisi derivante dal periodo pandemico;

nel tempo si sono susseguiti vari altri atti normativi a sostegno di aziende e famiglie ma il Governo ha deciso di non mantenere il blocco totale dei licenziamenti, ma solo di prevedere istituti parziali che scadranno ad aprile 2022;

il blocco dei licenziamenti ha mitigato fortemente il fenomeno della disoccupazione e di conseguenza della disuguaglianza sociale;

il periodo pandemico è ancora in corso e gli effetti economici e sociali sono ancora in atto;

la pandemia ha altresì avuto l'effetto della crescita esponenziale in termini di fatturato di alcune case farmaceutiche coinvolte nella realizzazione e distribuzione dei vaccini anti COVID-19 che hanno peraltro usufruito anche di sostanziosi aiuti pubblici;

considerato che:

le sigle Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL hanno avuto un incontro con i vertici di Pfizer dai quali hanno ricevuto un piano di esubero di 130 unità per lo stabilimento di Catania;

il piano prevede mancati rinnovi e tagli legati anche all'acquisizione di un nuovo macchinario che richiede meno personale;

lo stabilimento di Catania è specializzato nella produzione di antibiotici parenterali di prima linea per uso ospedaliero, penicillinici e non penicillinici;

già da molti mesi, da quanto si apprende da testimonianze dei lavoratori pubblicate a mezzo stampa, il processo di ridimensionamento produttivo è in atto;

di contro, nello stabilimento di Ascoli Piceno, è iniziato il confezionamento della pillola Paxlovid, l'antivirale contro il COVID-19 del quale già 11.200 confezioni sono in distribuzione alle Regioni italiane e la catena produttiva è serrata sulle 24 ore;

la fattispecie in questione non rientrerebbe nella proroga del blocco licenziamenti dell'ultima sessione di bilancio, in quanto non si parla di chiusura dello stabilimento, ma di riorganizzazione;

considerato inoltre che:

il valore di Pfizer nel 2021 è aumentato di oltre il 50 per cento con ricavi che hanno toccato i 57 miliardi di dollari, con un aumento del 91 per cento rispetto al 2020;

questi numeri sono legati alla produzione e distribuzione del vaccino contro il COVID-19 che, si ripete, sono stati frutto di sostanziosi aiuti pubblici;

una delle proposte che verrà fatta ai lavoratori di Catania è quella di spostarsi nello stabilimento di Ascoli Piceno, con evidenti conseguenze per le famiglie;

Pfizer ha annunciato un investimento di appena 27 milioni di euro per i prossimi tre anni nello stabilimento di Catania, ritenuto irrisorio dai sindacati e segnale preoccupante;

appare, a giudizio degli interroganti, quantomeno paradossale che sia proprio una multinazionale dagli introiti miliardari provenienti dalla crisi pandemica a fare un piano di esuberi per motivi "economici",

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della vicenda e quali azioni intendano mettere in campo affinché non vi siano licenziamenti nella sede di Catania;

quali siano le azioni che intendono porre in essere per non consentire più situazioni come quella descritta, come Whirlpool e altre analoghe, in cui si mettano a rischio intere famiglie e vite umane, per l'inadeguatezza dei piani industriali.

(4-06533)