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Atto a cui si riferisce:
S.1/00454 premesso che: a causa di problematiche sistemiche come il riscaldamento globale e di singole emergenze, come l'epidemia dovuta al diffondersi del virus SARS-CoV-2, l'umanità si trova di...



Atto Senato

Mozione 1-00454 presentata da GIANNI PIETRO GIROTTO
martedì 8 febbraio 2022, seduta n.400

GIROTTO, FERRARA, TRENTACOSTE, LANZI, ROMAGNOLI, L'ABBATE, ENDRIZZI, DE LUCIA, PAVANELLI, CORBETTA, ROMANO, CROATTI, VANIN, MONTEVECCHI, GUIDOLIN, LEONE - Il Senato,

premesso che:

a causa di problematiche sistemiche come il riscaldamento globale e di singole emergenze, come l'epidemia dovuta al diffondersi del virus SARS-CoV-2, l'umanità si trova di fronte alla necessità, oggi più che mai, di reperire i fondi necessari e adottare le conseguenti azioni comuni al fine di affrontare le sfide che tali problematiche ed emergenze presentano;

a tal fine, 50 premi Nobel in differenti discipline, presidenti di istituzioni scientifiche, leader politici e di organizzazioni non governative, inclusi i premi Nobel Giorgio Parisi e Carlo Rubbia, nonché i presidenti dell'Accademia dei Lincei, Roberto Antonelli e dell'Accademia nazionale delle scienze detta dei XL, Annibale Mottana, hanno firmato un appello denominato "Global peace dividend" (Dividendo della pace mondiale), nato su iniziativa del fisico Carlo Rovelli e del ricercatore Matteo Smerlak, contenente una richiesta rivolta a tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite di negoziare un accordo finalizzato a ridurre le loro spese militari del 2 per cento ogni anno per 5 anni. Ciò, secondo i calcoli dei proponenti, libererebbe fondi per 1.000 miliardi di dollari entro il 2030;

i firmatari propongono di utilizzare tali risorse impegnandone la metà per il finanziamento di un fondo globale, da spendere sotto la supervisione delle Nazioni Unite, per affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico, dalle pandemie e dalla povertà estrema. La rimanente metà rimarrebbe a disposizione dei singoli governi;

il 7 luglio 2017 è stato adottato da una conferenza delle Nazioni Unite il Trattato per la proibizione delle armi nucleari (Treaty on the prohibition of nuclear weapons, TPNW). Esso è il primo trattato internazionale legalmente vincolante per gli Stati parte, che ha l'obiettivo di realizzare una completa proibizione delle armi nucleari, rendendole illegali. Il trattato è entrato in vigore il 22 gennaio 2021, 90 giorni dopo il deposito del cinquantesimo strumento di ratifica. Il numero di Stati che l'hanno attualmente firmato è pari a 86, 59 dei quali hanno già provveduto alla ratifica. L'Italia non figura tra i firmatari del TPNW;

a pochi giorni dal primo anniversario dell'entrata in vigore del trattato numerose associazioni di volontariato, firmatarie del documento "Per una repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari", hanno espresso sostegno alla proposta del "Global peace dividend";

tenuto conto che:

secondo dati elaborati e pubblicati dallo Stockholm international peace research institute, la spesa militare mondiale è quasi raddoppiata dal 2000 al 2020, passando da poco più di 1.000 miliardi a oltre 2.000 miliardi di dollari;

nella legge di bilancio per il 2022 sono state previste, per il nostro Paese, spese militari pari a 25,8 miliardi di euro, un record assoluto, naturale risultato dei continui aumenti nell'ultimo quinquennio. Una riduzione del 2 per cento di tali spese per il solo 2022 comporterebbe un risparmio pari a ben 516 milioni di euro,

impegna il Governo:

1) ad adottare provvedimenti volti alla riduzione del 2 per cento annuo delle spese militari italiane per il quinquennio 2022-2026, in linea con quanto previsto dall'iniziativa Global peace dividend;

2) ad attivarsi, nelle opportune sedi internazionali e attraverso i canali diplomatici, per sensibilizzare gli altri Stati membri delle Nazioni Unite alla necessità e urgenza di ridurre le spese militari di ciascuno, al fine di raggiungere gli obiettivi delineati dall'iniziativa Global peace dividend, facendosi anche promotore di iniziative di confronto internazionali volte alla realizzazione di tale traguardo;

3) a firmare il Trattato per la proibizione delle armi nucleari (TPNW) fatto a New York il 7 luglio 2017 e, conseguentemente, a presentare tempestivamente alle Camere il disegno di legge necessario alla sua ratifica.

(1-00454)