• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00025 STEFANI, CANDURA, FREGOLENT, OSTELLARI, PIZZOL, SAVIANE, TOSATO, VALLARDI, ZULIANI - Ai Ministri dell'interno e delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che: è a giudizio degli...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00025 presentata da ERIKA STEFANI
mercoledì 11 aprile 2018, seduta n.004

STEFANI, CANDURA, FREGOLENT, OSTELLARI, PIZZOL, SAVIANE, TOSATO, VALLARDI, ZULIANI - Ai Ministri dell'interno e delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:

è a giudizio degli interroganti a dir poco preoccupante la situazione di degrado e pericolosità in cui versano negli ultimi anni le stazioni ferroviarie di tutto il territorio nazionale, e in particolar modo quelle delle città del Veneto, in cui si registrano, con troppa frequenza, episodi di violenza e di microcriminalità;

da gennaio a dicembre 2017 sono state 28 le aggressioni a personale di Trenitalia nel Veneto e 10 di queste non si sono limitate a minacce verbali bensì si sono concluse con lesioni fisiche (l'ultima ai danni di un macchinista aggredito alla stazione di Treviso da due sconosciuti) e nella maggioranza dei casi le violenze sono scaturite da contestazioni per il mancato possesso del titolo di viaggio (sono circa 1,7 milioni i passeggeri che hanno viaggiato illecitamente sui treni, il 4 per cento dei quasi 43 milioni totali);

la stazione di San Bonifacio, la più frequentata fra Vicenza a Verona e che serve un bacino di 150.000 abitanti, si è trasformata progressivamente in un ritrovo per senzatetto in special modo nelle ore notturne, e, solo nel periodo compreso fra dicembre 2017 e gennaio 2018, ci sono stati episodi di aggressione sessuale, violenza a pubblico ufficiale, risse e atti di vandalismo;

la stazione di Vicenza versa in condizioni di degrado assoluto, e la massiccia presenza di vagabondi e di persone che abusano di alcol e droghe ha favorito l'annidarsi di fenomeni criminali legati principalmente allo spaccio di droga, anche nella zona antistante alla stazione, soprattutto nel parco Campo Marzio;

la zona in prossimità della stazione di Padova è diventata praticamente infrequentabile per l'alto livello di pericolosità dovuto alla presenza di vere e proprie bande;

situazioni analoghe si registrano anche nelle città di Belluno, Rovigo, Verona, Venezia, come se le stazioni avessero progressivamente assunto come funzione primaria quella di luogo di bivacco per vagabondi e sbandati, attirando delinquenti e trasformandosi inevitabilmente in luoghi oltremodo pericolosi;

non è tollerabile che un cittadino debba sentire minacciata la propria sicurezza recandosi a prendere un treno in una stazione ferroviaria e che, nel migliore dei casi, sia solo testimone e non vittima di episodi di violenza e di delinquenza,

si chiede di sapere:

quali azioni di competenza i Ministri in indirizzo intendano mettere in atto al fine di garantire la tranquillità dei passeggeri e di quanti lavorano a bordo dei treni e nelle stazioni, anche potenziando i sistemi di sorveglianza e facendosi promotori di un controllo coordinato e un presidio pianificato per rispondere al meglio alle esigenze di sicurezza della collettività;

se non si reputi opportuno intervenire con provvedimenti mirati per disporre l'interdizione all'accesso delle stazioni ferroviarie nelle ore notturne a chiunque sia sprovvisto di biglietto, anche prevedendo l'installazione di tornelli obbligatori.

(4-00025)