• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/11235 (4-11235)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11235presentato daALBANO Luciatesto diVenerdì 4 febbraio 2022, seduta n. 633

   ALBANO e CIABURRO. — Al Ministro dello sviluppo economico, Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   con la delibera n. 111 del 2021 l'Arera, sulla base di disposizioni di legge tra cui il decreto-legge n. 183 del 2020, convertito con modificazioni dalla legge n. 21 del 2021, ha prorogato, fino al 31 dicembre 2021, le agevolazioni tariffarie a favore delle popolazioni dei comuni interessati dal sisma Italia Centrale (allegati 1, 2 e 2-bis al decreto-legge n. 189 del 2016), per le forniture localizzate in una «zona rossa» o in una Sae/Mapre o relative ad un immobile inagibile;

   la delibera Arera n. 111 del 2021 posticipa al 31 dicembre 2021 il termine ultimo di emissione della bolletta di conguaglio per cui verrà applicata la tariffa agevolata e proroga la dilazione della rateizzazione della bolletta di conguaglio fino ad un periodo massimo di 120 mesi;

   a causa della fine delle agevolazioni previste nel post sisma, nel mese di gennaio 2022 molti cittadini si sono visti addebitare cifre anche molto alte per «consumi presunti» di energia elettrica e gas in case di fatto dichiarate inagibili da 5 anni, e, come riportano le cronache locali, «Piovono bollette sulle case inagibili, a causa della fine delle agevolazioni previste nel post sisma, che consentono ai fornitori dei servizi di emettere bollette di conguaglio, per cui è prevista la rateizzazione in 120 rate. C'è chi, a Sarnano, si vede recapitare una bolletta di svariate migliaia di euro per consumi presunti di gas mai effettuati, c'è anche chi, a Pieve Torina, si è visto recapitare una bolletta di 1.684 euro, nonostante l'applicazione delle agevolazioni sisma centro Italia, su una casa non più abitata dal 2016, a causa dell'inagibilità post-terremoto» o «a Camerino, per una casa danneggiata dal terremoto, c'è chi si è visto addebitare un consumo di 204 metri cubi di acqua dal gennaio 2020 al febbraio 2021. In un fabbricato inagibile dal 2016 sito in una zona della città in cui l'acqua è stata chiusa sin dal 2016, subito dopo le scosse» (Cronache Maceratesi.it);

   questa situazione non fa altro che aggravare ulteriormente le situazioni di forte difficoltà già determinate dalla pandemia e, nei territori interessati, la ricostruzione degli immobili è ancora ben lontana dalla fase di conclusione in quanto migliaia di questi sono ancora inagibili a danno degli abitanti delle zone terremotate –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative di competenza intenda intraprendere, in specie normative, per evitare che i cittadini colpiti dal sisma debbano far fronte ad una ulteriore difficoltà in termini economici e sociali, ad esempio tramite l'ulteriore proroga delle agevolazioni tariffarie citate.
(4-11235)