• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/06496 RIVOLTA - Ai Ministri dell'istruzione e della salute. - Premesso che: con circolare n. 11 dell'8 gennaio 2022, recante nuove modalità di gestione dei casi di positività all'infezione...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06496 presentata da ERICA RIVOLTA
martedì 1 febbraio 2022, seduta n.399

RIVOLTA - Ai Ministri dell'istruzione e della salute. - Premesso che:

con circolare n. 11 dell'8 gennaio 2022, recante nuove modalità di gestione dei casi di positività all'infezione da SARS-CoV-2, i Ministri in indirizzo hanno fornito le indicazioni di carattere applicativo relative alle disposizioni normative emanate con decreto-legge 7 gennaio 2022, n. 1, nell'ottica di coniugare l'esigenza sociale ed istituzionale della prosecuzione della didattica in presenza con il principio di assicurare la sicurezza sanitaria e il contrasto alla diffusione del virus;

la circolare ha previsto differenti misure, in caso di positività degli alunni, in base al diverso grado di istruzione. In particolare, per quanto concerne la scuola primaria, in presenza di un solo caso di positività nella classe vengono disposte, per gli allievi frequentanti la stessa classe del positivo, l'attività didattica in presenza, raccomandando il consumo del pasto ad una distanza interpersonale di almeno 2 metri e, dal punto di vista sanitario, la sorveglianza con test antigenico rapido o molecolare da svolgere prima possibile dal momento in cui si è stati informati del caso di positività, e da ripetere dopo 5 giorni;

per quanto concerne la misura della distanza di 2 metri nei locali mensa, sia le istituzioni scolastiche che le amministrazioni locali denunciano la concreta difficoltà nell'attuare la procedura per la gran parte delle strutture coinvolte, a causa della mancanza di spazi idonei con ampie superfici;

diverse sono le soluzioni alternative che i dirigenti scolastici stanno percorrendo, tra cui, ad esempio, l'accesso alla mensa per più turni (fino ad arrivare a tre), dando precedenza alle classi senza positivi, e lasciando in coda la classe o le classi con il caso di positività, così da consentire un accesso agevole alla sala mensa nel rispetto delle indicazioni della circolare, e un efficiente intervento di sanificazione al termine del turno. È evidente, però, che una soluzione come questa, che comunque comporta oneri aggiuntivi a carico del Comune (dato l'impiego di personale della mensa per più tempo ed operazioni di sanificazione aggiuntive) sia praticabile solo qualora vi sia una classe, o al massimo 2-3 classi, interessata dal caso di positività, soluzione che diviene sostanzialmente impossibile qualora i casi di positività vengano riscontrati in più di una classe;

ancora, alcune amministrazioni locali, così come diverse aziende appaltatrici del servizio di mensa, hanno ipotizzato di prevedere la fornitura del pranzo al sacco, così da evitare l'utilizzo dei locali mensa, oppure ancora il rientro a casa dei ragazzi per il pasto, salvo poi tornare a scuola nel pomeriggio;

sembrerebbe opportuno utilizzare i medesimi spazi per tutti garantendo l'utilizzo di apparecchi di purificazione e sanificazione d'aria in ogni locale mensa;

si tratta dunque di soluzioni valutate di giorno in giorno da istituzioni scolastiche ed enti locali, nel tentativo di gestire e garantire in tutta sicurezza il servizio agli utenti, e ridurre al minimo i gravi disagi a cui alunni e famiglie sono già soggetti;

giova ricordare infatti che tra le vittime maggiormente colpite dalla pandemia, al di là degli aspetti strettamente sanitari, vi sono proprio i più giovani, in particolare nell'ottica della socialità, dell'apprendimento e dell'istruzione,

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo non ritengano opportuno intervenire rivedendo quanto stabilito con la disposizione citata, individuando una soluzione che riesca, pienamente, a coniugare la sicurezza sanitaria con la disponibilità degli spazi delle strutture scolastiche, nonché la piena tutela degli utenti.

(4-06496)