• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/07417 (5-07417)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07417presentato daROMANO Andreatesto diMartedì 25 gennaio 2022, seduta n. 632

   ANDREA ROMANO. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   il 31 dicembre 2021 il Comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale ha approvato una delibera con cui si dispone di avviare le procedure per la delocalizzazione dei depositi petrolchimici delle società Superba e Carmagnani dal quartiere Multedo di Genova a quello di Sampierdarena, nella più centrale area del porto, in particolare presso il Ponte Somalia in concessione oggi al Terminal San Giorgio S.r.l., società del gruppo Gavi;

   l'approvazione della delibera, a maggioranza e con richiesta di approfondimenti, è avvenuta nonostante la bocciatura espressa sullo stesso progetto dalla commissione consultiva dell'Autorità Portuale;

   l'area nella quale si intendono trasferire le attività di stoccaggio e movimentazione di prodotti chimici e petrolchimici viene attualmente utilizzata per le operazioni di imbarco e sbarco dai traghetti, principalmente in capo al Gruppo Grimaldi, che, nella zona interessata, ha un'area di stoccaggio trailers di circa 25-30.00 mq (pari ad almeno 70.000 trailers annui) ed un'area stoccaggio auto di 11.000 metri quadrati (pari a circa 50.000 auto annue) sul quale vengono movimentati il 50 per cento dei traffici totali;

   la perdita delle banchine portuali minerebbe, pertanto, gravemente, il regolare svolgimento dei servizi di linea che garantiscono la continuità territoriale e l'approvvigionamento delle principali isole italiane, la Sicilia e la Sardegna, oltre che dei servizi Ro-ro contenitori operati a livello internazionale; la delocalizzazione del polo petrolchimico, nondimeno, avrebbe pesanti ricadute dal punto di vista occupazionale, sia per il personale diretto del Terminal San Giorgio, che per oltre 20.000 chiamate di personale della Compagnia Unica Portuale del porto di Genova, che subirebbero una forte diminuzione di lavoro visto il ridursi degli spazi e delle banchine disponibili che non permetterebbe più di garantire l'attuale svolgimento dei servizi;

   infine, sotto il profilo della sicurezza, la vicinanza delle aree individuate per i depositi a quartieri residenziali ad alta densità abitativa e alle zone di transito di camion in entrata e uscita dal porto comporterebbe rischi molto elevati, anche considerando l'alto tasso di infiammabilità dei prodotti petrolchimici; per queste stesse ragioni, diverse preoccupazioni, sotto il profilo della sicurezza, sono state espresse a più riprese e pubblicamente dai cittadini abitanti nel quartiere –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative di competenza intenda intraprendere per verificare che il progetto di trasferimento – ove fosse confermato dall'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale – non vada a ledere il regolare svolgimento dei servizi di linea del porto di Genova, non ne riduca i livelli occupazionali, non presenti rischi di sicurezza per i traffici portuali e per gli abitanti dei quartieri interessati.
(5-07417)