• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/11176 (4-11176)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11176presentato daMAGI Riccardotesto diMartedì 25 gennaio 2022, seduta n. 632

   MAGI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   nel 2014 la Russia ha annesso militarmente la Crimea in violazione del diritto internazionale, scatenando una guerra ibrida contro l'Ucraina con propaganda, minacce e ricatti attuati con la chiusura dei rubinetti del gas;

   nell'est dell'Ucraina, nel Donbass, è iniziata una campagna militare di aggressione, attuata da militari russi;

   sempre nel 2014 è stato firmato il protocollo di Minsk, senza ottenere risultati tangibili sul territorio, fino a nuovi accordi nel 2015 «MinskII»;

   malgrado gli accordi conclusi da Ucraina e Russia con la mediazione di Francia e Germania (il «Quartetto Normandia») e la supervisione dell'Osce, il conflitto è proseguito con una vera e propria guerra di trincea nel Donbass, che ha prodotto almeno 13.000 morti, 30.000 feriti, oltre 1 milione di sfollati;

   i separatisti che occupano e controllano militarmente il territorio sono stati indicati dal JIT-Joint Investigation Team, nel rapporto presentato il 28 settembre 2016, come esecutori materiali dell'abbattimento del volo Malesyan Airline MH17, dove il 17 luglio 2014 persero la vita 298 civili nei cieli dell'Ucraina: il più grave atto terroristico degli ultimi anni in Europa per numero di vittime;

   nel febbraio del 2020 cinque membri europei del Consiglio di sicurezza dell'ONU, Belgio, Francia, Polonia, Germania ed Estonia, hanno ammonito la Russia per il continuo non rispetto degli impegni assunti;

   l'Unione europea e l'Italia hanno sostenuto da sempre l'integrità territoriale dell'Ucraina e per questo sono state istituite sanzioni nei confronti della Russia, per reiterato mancato rispetto degli accordi. Il Parlamento europeo ha ripetutamente sottolineato la responsabilità del Cremlino nella mancata attuazione degli accordi;

   il 21 giugno 2021 il Consiglio europeo ha prorogato di un anno le sanzioni introdotte alla Russia in risposta all'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli;

   dalla fine del 2021 oltre 100.000 soldati dell'esercito russo sono ammassati al confine dell'Ucraina e minacciano l'invasione del Paese che provocherebbe una guerra dalle conseguenze terribili e imprevedibili per l'intera Europa;

   in questo contesto, l'11 gennaio 2022, su RAI1, nell'edizione delle ore 20, è stato mandato in onda un servizio dal fronte, realizzato da Alessandro Cassieri, che dà voce a chi dice che sarebbe stato positivo che in Donbass accadesse come in Bielorussia, Crimea o Kazakistan, dove in pochi giorni l'esercito russo ha preso il potere o lo ha ridato a despoti locali. Nello stesso servizio si invitavano Biden e Putin a far cessare la guerra, senza specificare che c'è un aggressore, la Russia, e un aggredito, l'Ucraina, che difende il proprio territorio e l'integrità del Paese;

   il 13 gennaio 2022, sempre su RAI1, nel telegiornale delle ore 20, è stato mandato in onda un ulteriore servizio di Cassieri, in cui, nuovamente, si è data voce agli aggressori e ai mercenari filorussi dalle loro trincee, senza mai citare l'aggressione in atto da quasi 10 anni, né che il Donbass è Ucraina, e associando il popolo ucraino a fascisti;

   questi servizi hanno prodotto la reazione immediata dell'ambasciatore dell'Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk, che ha scritto una lettera di protesta alla direttrice del telegiornale, Monica Maggioni, apparsa il giorno 14 gennaio 2022 sul sito dell'ambasciata e sui rispettivi profili social chiedendo informazione veritiera contro la propaganda di Mosca e auspicando che il servizio pubblico italiano non divenga megafono di menzogne –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare per porre rimedio all'incidente occorso, ribadendo la vicinanza del nostro Paese all'Ucraina, in linea con la posizione assunta dall'Unione europea.
(4-11176)