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Atto a cui si riferisce:
C.5/07292 (5-07292)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 19 gennaio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-07292

  L'episodio segnalato mette in luce la responsabilità sociale delle aziende soprattutto nei periodi di difficoltà. Con la legge di bilancio 2022 sono introdotte misure volte a promuovere la responsabilità sociale delle imprese e il dialogo sociale nella gestione di crisi industriali che prevedano la chiusura di una sede o struttura autonoma da parte di datori di lavoro rientranti in una determinata soglia dimensionale.
  L'atto di sindacato ispettivo riguarda la verifica della regolarità della procedura di cessazione dell'azienda tessile 2.0 di Martina Franca. A tal fine, il Ministero del lavoro ha chiesto informazioni all'ispettorato nazionale del lavoro e al Ministero dell'interno.
  Al riguardo, la Prefettura di Taranto ha rappresentato che nelle scorse settimane, sono apparse notizie di stampa che hanno riportato versioni contrastanti, espresse dal Sindacato dei lavoratori e dai referenti aziendali, in ordine ai fatti verificatisi. La Società avrebbe infatti smentito quanto riferito dalle lavoratrici in ordine alla improvvisa «scomparsa» delle attrezzature da lavoro ed addirittura degli oggetti personali dei dipendenti, sostenendo di aver comunicato, in un incontro sindacale del 17 novembre 2021, le difficoltà economiche aziendali quale motivazione della decisione di recesso dall'affitto e di restituzione dell'immobile al proprietario.
  L'organizzazione sindacale FILCTEM CGIL, interpellata sulla problematica dalla medesima Prefettura di Taranto, ha invece confermato la versione dei fatti riferita dalle dipendenti.
  Secondo quanto rappresentato dalla Prefettura di Taranto, l'azienda aveva aperto l'opificio a Martina Franca tre anni fa, giungendo, in alcuni momenti, ad impiegare circa 15 lavoratori (con contratti a tempo determinato ed indeterminato).
  Segnalo, altresì che dall'inizio della pandemia, la Società aveva fatto ricorso agli ammortizzatori sociali, data la consistente contrazione di commesse di lavoro. Risulta che la forza lavoro si era ridotta nell'ultimo periodo a tre unità lavorative.
  In particolare, la società ha beneficiato, per la sede di Martina Franca, di due periodi di Cig Covid-19 per una durata temporale complessiva dal 30 agosto 2021 al 5 dicembre 2021.
  In base ad ulteriori elementi di approfondimento acquisiti dalla Prefettura di Taranto, il 9 dicembre 2021 è stato presentato oralmente presso gli uffici della Guardia di Finanza di Martina Franca un esposto-denuncia nei confronti della Tessileduepuntozero s.r.l. da parte di due dipendenti che, nella circostanza, hanno asserito di «non lavorare più dal mese di settembre 2021, di non aver ricevuto gli ultimi stipendi, di non essere state ufficialmente licenziate e, pertanto, essendo ancora legate da un contratto di lavoro, di essere impossibilitate ad instaurarne uno nuovo».
  Le esponenti hanno aggiunto che «non avendo avuto alcuna risposta dall'amministratore pro tempore, più volte contattato, si recavano sul luogo di lavoro ed ivi giunte prendevano contezza del fatto che presso l'opificio non vi fosse più traccia della Tessileduepuntozero s.r.l.».
  La Guardia di Finanza ha riferito di aver trasmesso l'esposto-denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto per gli eventuali profili di competenza e, inoltre, che a seguito di una preliminare attività investigativa presso la sede operativa dell'azienda, è emerso che la società in argomento non è più effettivamente allocata nella zona industriale di Martina Franca, dove è presente altra azienda dal 1° dicembre scorso. Da visura camerale effettuata dalla stessa Compagnia della Guardia di Finanza è poi risultato che l'azienda tessile in argomento ha trasferito la propria sede legale in Carovigno, provincia di Brindisi.
  L'Ispettorato territoriale del lavoro di Taranto ha fatto presente che risulta solo un accertamento ispettivo presso la società in oggetto, attivato su istanza individuale di una lavoratrice e conclusosi con procedura di una conciliazione monocratica ex articolo 11 del decreto legislativo n. 124 del 2004.
  Secondo le informazioni assunte medio tempore dal competente Ispettorato territoriale del lavoro di Taranto, i tre lavoratori impiegati nell'azienda risultano trasferiti dal 10 gennaio scorso nella sede di Carovigno (Br).
  Tanto premesso, il Ministero del lavoro assicura la massima attenzione sull'evoluzione, della vicenda e si impegna a sostenere, per quanto di competenza, tutte le iniziative utili affinché i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolti siano doverosamente rispettati anche all'esito di ulteriori valutazioni di carattere ispettivo che verranno poste in essere da parte dell'ispettorato del lavoro in ordine alla vicenda segnalata.