• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/07399 (5-07399)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07399presentato daLABRIOLA Vincenzatesto diMercoledì 19 gennaio 2022, seduta n. 630

   LABRIOLA, D'ATTIS, CORTELAZZO, MAZZETTI, VALENTINI, CASINO e FERRAIOLI. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   l'ex Ilva di Taranto è lo stabilimento siderurgico più grande d'Europa, e questo impianto ha contribuito a fare di Taranto un'area ad alta criticità ambientale. Nel 1990, l'area di Taranto è stata infatti dichiarata ad elevato rischio di crisi ambientale, e dal 1998 è ricompresa tra i siti di interesse nazionale (Sin);

   la Commissione europea ha più volte invitato l'Italia a dare soluzione al grave inquinamento che interessa il sito dell'Ilva e i territori limitrofi agli stabilimenti;

   il 24 maggio 2017, la gestione commissariale di Ilva ha sottoscritto un accordo transattivo con esponenti della famiglia Riva, che ha consentito tra l'altro l'acquisizione dalla medesima famiglia Riva di ulteriori fondi utilizzati per finanziare interventi di risanamento e bonifica ambientale tramite il patrimonio destinato appositamente costituito;

   le suddette somme erano finora destinate «in via esclusiva» ad interventi di bonifica e ripristino ambientale. In realtà con il decreto-legge n. 228 del 2021, articolo 21, le medesime risorse che dovevano essere destinate ad interventi di bonifica e a tutela della sicurezza e della salute pubblica, vengono ora in parte assegnate per avviare e sostenere i processi di decarbonizzazione dell'acciaieria per una produzione sempre più green;

   va peraltro sottolineato che il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) già prevede delle risorse per sostenere la transizione ecologica e la «progressiva decarbonizzazione del processo produttivo dell'acciaio attraverso il crescente utilizzo dell'idrogeno, tenendo conto delle specificità dell'industria siderurgica italiana»;

   stupisce quindi che per sostenere il processo di una necessaria decarbonizzazione anche degli stabilimenti ex Ilva si utilizzino risorse finora destinate state «in via esclusiva» ad interventi di bonifica dei territori dell'area di Taranto, le cui matrici ambientali presentano mediamente elevati livelli di compromissione e inquinamento con tutto quello di negativo che questo comporta in termini di salute pubblica –:

   se non si ritenga di valutare gli effetti applicativi delle norme di cui in premessa, al fine di garantire tempi e risorse pienamente adeguate, per gli indispensabili e improcrastinabili interventi di bonifica e ripristino ambientale e per la tutela della sicurezza e della salute pubblica dell'area di Taranto.
(5-07399)