Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/07403 (5-07403)
Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07403presentato daSCHULLIAN Manfredtesto diMercoledì 19 gennaio 2022, seduta n. 630
SCHULLIAN e BENEDETTI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con il decreto ministeriale del 15 dicembre 2021 ha invitato le parti interessate a intervenire nel dibattito per la costruzione di un avviso pubblico per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza – Missione 2 «Rivoluzione verde» – Componente C1 – «Economia circolare Agricoltura sostenibile», Investimento 2.2 – «Parco Agrisolare»;
il Piano nazionale di ripresa e resilienza per la misura indicata ha stanziato complessivamente 1,5 miliardi di euro;
la possibilità di partecipare alla consultazione è scaduta il 31 dicembre 2021; era rivolta a imprese – singole e associate – organizzazioni di produttori, cooperative e consorzi, interessati, nonché alle amministrazioni pubbliche coinvolte nel processo di costruzione, con il duplice obiettivo di informare il settore e raccogliere osservazioni;
l'allegato all'avviso di consultazione tecnica forniva già alcuni elementi fondamentali per la stesura del bando pubblico;
tra i beneficiari della misura sono attualmente compresi gli imprenditori agricoli professionali (Iap) e i coltivatori diretti, oltre alle imprese agroindustriali;
per le prime due categorie è, in ogni caso, necessaria l'iscrizione alla previdenza agricola;
si fa presente che molte piccole aziende agricole di montagna, per sopravvivere, hanno bisogno del secondo lavoro del proprietario. Per questo verrebbero escluse dal bando;
risulterebbero, inoltre, esclusi, nel documento allegato all'avviso, i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità Iva (con un volume di affari annuo inferiore ai 7.000 euro);
da questi elementi si evince una scarsa attenzione per le particolarità delle piccole aziende agricole di montagna, che costituiscono parte integrante del tessuto economico dei territori montani e svolgono un ruolo fondamentale per la salvaguardia e la resilienza del territorio nazionale, nonché per la prevenzione del dissesto idrogeologico;
in moltissimi casi queste piccole aziende montane non sono iscritte nella previdenza agricole o hanno un volume di affari annuo inferiore ai 7.000 euro;
con l'articolo 39-bis del decreto-legge n. 41 del 2021, il legislatore ha già previsto la possibilità di accesso al conto termico per le aziende di montagna, anche non iscritte alla previdenza agricola, ovvero di quelle il cui titolare esercita le attività di cui all'articolo 2135 del codice civile –:
se il Ministro interrogato non intenda tener conto di queste considerazioni nella stesura del bando pubblico di cui in premessa, prevedendo tra i criteri di priorità delle domande l'ubicazione dell'azienda agricola nelle zone montane, indipendentemente dall'iscrizione del titolare nella previdenza agricola e dal volume di affari.
(5-07403)