• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/03442/013 9/3442/13. Lucaselli, Ciaburro, Deidda.



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03442/013presentato daLUCASELLI Ylenjatesto diMartedì 18 gennaio 2022, seduta n. 629

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame reca misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali;

    le restrizioni più severe in materia di Green Pass e Super Green Pass non hanno fermato la diffusione del virus: il bollettino di ieri 16 gennaio 2022 è di 149.512 nuovi contagi e 248 morti in 24 ore, con un tasso di positività salito al 16,1 per cento;

    a distanza di due anni di pandemia, dopo centinaia di provvedimenti, anche fortemente restrittivi della libertà personale e di impresa, per arginare la recrudescenza dei contagi, con le migliori energie del Paese impegnate a combattere il virus e interi ospedali riconvertiti per le cure esclusive di malati COVID, oggi assistiamo nuovamente ad una fortissima riduzione di attività diagnostiche e interventi chirurgici per molti pazienti;

    le soluzioni per evitare ulteriori ritardi e che i progressi raggiunti in termini di guarigione e di sopravvivenza per i malati, ad esempio, oncologici vengano vanificati dalla pandemia ci sono: dal potenziamento reale della medicina territoriale alle cure precoci domiciliari fino all'utilizzo di medici pensionati e medici militari negli hub vaccinali per far sì che i medici degli ospedali non siano sottratti ad attività fondamentali come la diagnostica;

    come denunciato da Luigi Cavanna, Presidente del Collegio Italiano Primari Oncologi Medici Ospedalieri (CIPOMO), «esistono purtroppo tante altre categorie di malati oltre ai pazienti COVID e che molte malattie come il cancro sono tempo dipendenti e mentre un'alta percentuale di malati COVID può essere curata in sede extra ospedaliera. Un'alternativa non possibile per chi deve essere operato per un carcinoma del colon, dello stomaco, del polmone, della mammella o di altro tumore. Negli ultimi anni sono stati ottenuti progressi molto importanti nella cura di pazienti affetti da tumore maligno: aumento di guarigioni, prolungamento della sopravvivenza per chi non guarisce e miglioramento della qualità di vita per la maggior parte dei pazienti. Questi progressi sono stati ottenuti attraverso la prevenzione (screening), la ricerca tecnica, biologica, farmacologica, e strategie di cura multiprofessionale. Questi importanti progressi rischiano di essere vanificati dalla pandemia COVID-19»;

    per i malati, il ritardo della diagnosi e dell'intervento chirurgico può significare la perdita di possibilità di guarigione vera e, quindi, una condanna certa per malattie che se trattate in tempo utile possono essere guaribili;

    due anni in ambito medico, scientifico e sanitario sono una enormità; in due anni cambiano tantissime conoscenze, merito della ricerca, non solo biomedica, farmacologica e tecnica, ma anche organizzativa, relazionale,

impegna il Governo:

   a sviluppare protocolli diagnostico/terapeutici su base scientifica per le cure precoci domiciliari del COVID, che prevedano un approccio multidisciplinare tra medici del territorio, medici specialisti ospedalieri, medici delle unità speciali di continuità assistenziale (USCA), in modo consentire agli ospedali di riprendere regolarmente l'attività di diagnosi e chirurgica per pazienti non COVID-19;

   a garantire che negli hub vaccinali non vengano dirottati i medici degli ospedali, sottratti ad attività fondamentali come la diagnostica.
9/3442/13. Lucaselli, Ciaburro, Deidda.