• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/07322 (5-07322)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07322presentato daBORGHI Enricotesto diLunedì 10 gennaio 2022, seduta n. 624

   ENRICO BORGHI, BENAMATI, NAVARRA, PAGANI, MURA, CECCANTI, LACARRA, DI GIORGI, VAZIO, FIANO, CASU, CARNEVALI, CENNI, PELLICANI, CRITELLI, CARLA CANTONE, FRAGOMELI, BURATTI, DE LUCA, DE FILIPPO, DE MARIA, POLLASTRINI, BRUNO BOSSIO, CIAGÀ, MORANI, MELILLI, MADIA, SANI, PEZZOPANE, BOLDRINI, CIAMPI, QUARTAPELLE PROCOPIO, GIORGIS, SOVERINI, BONOMO, TOPO, GAVINO MANCA e CARÈ. — Al Ministro della cultura. — Per sapere – premesso che:

   in data 5 gennaio 2022 è stato reso noto che la casa d'aste Bertolami Fine Arts ha bandito per il 18 gennaio 2022 la vendita di una delle riproduzioni originali, ciclostilate, del volantino recante il Comunicato n. 1 con il quale le Brigate Rosse, nelle ore immediatamente successive all'eccidio di Via Mario Fani del 18 marzo 1978, rivendicarono l'avvenuto sequestro di Aldo Moro e il barbaro omicidio dei cinque agenti della sua scorta;

   da notizie a mezzo stampa si è appreso che, negli ultimi giorni, la pre-offerta più alta – ossia l'intenzione di acquisto – si aggira già a quanto consta all'interrogante sui dodicimila euro e sembra destinata ad alzarsi ancora in vista della data del 18 gennaio;

   la notizia ha suscitato preoccupazione e indignazione, sia tra i parenti e discendenti delle vittime, sia da parte dell'Associazione nazionale funzionari di polizia, trattandosi di un documento legato ad uno snodo dolorosissimo della storia del nostro Paese, il cui valore storico e simbolico è indubbio, e ha sollevato interrogativi sull'opportunità di trarre profitto economico da documenti così sensibili per la storia della Repubblica;

   gravi preoccupazioni sono state sollevate anche in merito al fatto che la messa in commercio del volantino rischia di determinare una banalizzazione delle vicende legate alla violenza e all'eversione terroristica nella storia della Repubblica, la cui memoria e contestualizzazione storica andrebbe invece attentamente preservata;

   non è un caso che il decreto legislativo n. 42 del 2004 (cosiddetto Codice dei beni culturali) e in particolare i suoi articoli 59 e seguenti dettino precise condizioni per la commerciabilità di beni e documenti di interesse o rilievo culturale, protetti dal medesimo codice;

   lo stesso Ministro interrogato, nell'imminenza del diffondersi della notizia, ha comunicato che svolgerà accertamenti sulla vicenda, specie al fine di valutare l'effettivo interesse storico-culturale del documento messo all'asta –:

   se e quali ulteriori iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere per verificare l'effettivo rispetto delle prescrizioni contenute nel decreto legislativo n. 42 del 2004, nonché se e quali iniziative, anche normative, intenda adottare per rafforzare e valorizzare la conservazione della memoria degli eventi e delle vicende legati alla violenza e all'eversione terroristica, anche in relazione alla possibilità di trarre da essi un profitto economico.
(5-07322)