• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/07327 (5-07327)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07327presentato daCURRÒ Giovannitesto diMartedì 11 gennaio 2022, seduta n. 625

   CURRÒ, MARTINCIGLIO, ALEMANNO, CANCELLERI, CASO, GRIMALDI, GABRIELE LORENZONI, MIGLIORINO, SCERRA, TROIANO e ZANICHELLI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   tra le prime misure adottate a supporto della liquidità delle imprese nel contesto della pandemia la legge 5 giugno 2020, n. 40, ha statuito, al Capo I, misure di accesso al credito per le imprese. In particolare, l'articolo 1 dispone, al fine assicurare la necessaria liquidità alle imprese con sede in Italia a seguito della pandemia da COVID-19, che Sace s.p.a. conceda fino al 31 dicembre 2020 (prorogato al 31 dicembre 2021) le garanzie in favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati all'esercizio del credito in Italia, per finanziamenti sotto qualsiasi forma alle suddette imprese;

   tali garanzie sono concesse ai sensi dei nuovi orientamenti assunti dall'Unione europea col «Temporary Framework for State aid measures to support the economy in the current COVID-19 outbreak» emanato dalla Commissione europea il 19 marzo 2020, per finanziamenti con durata massima di 8 anni;

   l'articolo 2, comma 1, lettera c), del suddetto decreto-legge «Liquidità», ha previsto che Sace è abilitata a rilasciare, a condizioni di mercato e dunque fuori dalle regole in materia di aiuti di Stato, garanzie sotto qualsiasi forma in favore di banche, confidi e altri soggetti abilitati all'esercizio del credito in Italia, per finanziamenti sotto qualsiasi forma concessi alle imprese con sede in Italia, entro l'importo complessivo di 200 miliardi. Tale norma, dispone inoltre che, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e con il Ministro dello sviluppo economico, sono definiti criteri e modalità del rilascio di tali garanzie;

   l'interrogante rileva, purtroppo, che ad oggi tale decreto non risulta ancora emanato: tale vuoto normativo rende – si noti bene – tale disposizione inattuabile. Ciò priva le imprese dell'importante possibilità di accedere a garanzie per finanziamenti a lungo termine, anche fino a 20 anni, essenziali per riequilibrare la loro situazione finanziaria appesantita dal ricorso massivo a prestiti emergenziali –:

   se intenda chiarire i propri orientamenti con riferimento a quanto esposto, delineando quali iniziative urgenti e necessarie intenda intraprendere per velocizzare l'emanazione del decreto di cui in premessa, considerato che le iniziative per la salvaguardia del tessuto produttivo del Paese così come immaginate dal precedente Governo appaiono inutili, se non accompagnate dall'introduzione di tali misure.
(5-07327)