Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/11027 (4-11027)
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-11027presentato daLAPIA Maratesto diGiovedì 30 dicembre 2021, seduta n. 623
LAPIA. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:
il Parco geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, istituito con decreto ministeriale del 16 ottobre 2001, è stato riconosciuto nel 1997 come primo parco della rete mondiale dei geositi dell'Unesco, benché il riconoscimento sia stato poi ritirato per le inadempienze da parte della gestione del Parco rispetto alle richieste presentate dall'Unesco;
nato come strumento di tutela e valorizzazione del patrimonio minerario, storico e ambientale, materiale e immateriale, il Parco è uno dei parchi nazionali più estesi ed eterogenei d'Italia, rappresentando un unicum nel Mediterraneo per le sue peculiarità geologiche, ambientali e paesaggistiche, alle quali si associano il valore e le potenzialità del grande patrimonio tecnico, scientifico e culturale della storia mineraria sarda con un'altissima vocazione turistica;
la direzione generale del Ministro della transizione ecologica, con atto firmato il 23 agosto 2021 dal dirigente dottor Antonio Maturani, ha predisposto il decreto di revoca dell'incarico dell'ex presidente del Parco, con la necessità di strutturare l'ente alle finalità costitutive. Finalità, secondo quando riportato dal Ministero nel documento redatto all'atto di revoca, non perseguite a causa di numerose irregolarità;
il processo di revoca si è concluso il 2 settembre 2021 con la revoca contestuale delle nomine degli organi di indirizzo del Parco. L'ex presidente, che ha mantenuto la carica pro tempore, ruolo che avrebbe dovuto ricoprire per breve tempo fino alla nomina del nuovo commissario, ma che di fatto non è ancora avvenuta, si è definitivamente dimesso il 4 novembre 2021;
ad oggi il suddetto Parco risulta di fatto commissariato anche se non ha ancora visto la nomina di un responsabile commissario straordinario, con la conseguente impossibilità di gestione straordinaria di uno dei complessi geominerari più importanti al mondo, come ad esempio l'accesso a risorse e finanziamenti di tipo nazionale ovvero comunitario, l'inattuabilità dei progetti già approvati e l'impossibilità di idearne di nuovi;
si tratta di una situazione che sta causando gravi conseguenze su tutto il complesso storico ed ambientale, non solo di tipo gestionale, e che sta minando il pregio culturale del Parco stesso. Basti pensare che l'attività di tutela, valorizzazione e gestione dei siti minerari distribuiti in tutta la Sardegna, coinvolge ben 86 comuni;
la presenza di un commissario si rende necessaria anche per aumentare la pianta organica, al momento insufficiente per adempiere a tutte le attività per le quali il Parco venne istituito, tra le altre di fondamentale importanza la possibilità di rientrare nella rete Unesco;
vi è poi un'altra priorità che questa situazione obbliga a trascurare, quella di portare avanti presso la regione Sardegna, le pratiche che consentano di riperimetrare le aree nelle quali il Parco è tenuto a rilasciare pareri agli uffici tecnici comunali rispetto alle loro pratiche edilizie, operazione che, se non portata a termine, comporta la paralisi di una serie di adempimenti in capo alle amministrazioni locali;
come previsto dallo statuto del consorzio Parco geominerario, all'articolo 12, «Il Presidente del consorzio del Parco [...] è nominato con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro dell'istruzione, dell'università e delle ricerca, d'intesa con il presidente della regione Sardegna, sentita la Comunità del Parco» –:
se la regione Sardegna abbia già fatto pervenire al Ministero della transizione ecologica proposte di nomina per il ruolo di Commissario straordinario del Parco, adempiendo ai propri doveri come da statuto;
quali iniziative di competenza il Ministro interrogato abbia adottato o sia in procinto di adottare, al fine di procedere con la nuova nomina, nel più breve tempo possibile, per la risoluzione delle problematiche descritte in premessa.
(4-11027)