• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/03424/303 9/3424/303. Timbro, Fornaro.



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03424/303presentato daTIMBRO Maria Flaviatesto presentato Mercoledì 29 dicembre 2021 modificato Giovedì 30 dicembre 2021, seduta n. 623

   La Camera,

   premesso che:

    a distanza di due anni dall'inizio della pandemia da COVID-19 è stato accertato che molte persone colpite dalla malattia hanno presentato manifestazioni cliniche dopo la fase acuta sintomatica che possono prolungarsi nel tempo precludendo un pieno ritorno al precedente stato di salute;

    questa condizione di persistenza di sintomi, che può riguardare soggetti di qualunque età e con varia severità della fase acuta di malattia, è stata riconosciuta come una entità clinica specifica, denominata Long-COVID. Una condizione, ampia e variabile nella sintomatologia, che ha richiesto la creazione di percorsi locali di diagnosi e assistenza basati su un approccio multidisciplinare;

    il rapporto dell'ISS «Indicazioni ad interim sui principi di gestione del Long-COVID», del 1° luglio 2021, sintetizza l'inquadramento attuale di questa nuova condizione e fornisce indicazioni generali per la sua presa in carico, in linea con le raccomandazioni fornite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità;

    i sintomi e i segni clinici del Long-COVID possono presentarsi sia singolarmente che in diverse combinazioni. Possono essere transitori o intermittenti e possono cambiare la loro natura nel tempo. Le possibili manifestazioni del Long-COVID, possono essere suddivise in due categorie: manifestazioni generali e manifestazioni organo-specifiche. Tra le prime vengono rilevate: fatica persistente/astenia, stanchezza eccessiva, febbre, debolezza muscolare, dolori diffusi, mialgie, artralgie, peggioramento dello stato di salute percepito, anoressia, riduzione dell'appetito, sarcopenia; tra le seconde: problemi polmonari come dispnea, affanno e tosse persistente. Tra gli altri sintomi sono descritti anche disturbi cardiovascolari, neurologici, gastrointestinali, psichiatrici;

    molto spesso ai malati di sindrome Long-COVID i medici prescrivono l'uso di integratori che sono fuori dal sistema di detrazione fiscale per i farmaci, costringendoli a rilevanti spese per il loro acquisto,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di stabilire una forma di detraibilità fiscale per gli integratori prescritti dal medico curante e usati dalle persone affette da accertata sindrome da Long-COVID.
9/3424/303. Timbro, Fornaro.