Testo MOZIONE
Atto a cui si riferisce:
S.1/00444 premesso che:
uno studio pubblicato sulla rivista scientifica "Environmental research" ha dimostrato l'incremento di mortalità nei quartieri di Taranto interessati dall'attività...
Atto Senato
Mozione 1-00444 presentata da MARIO TURCO
mercoledì 22 dicembre 2021, seduta n.390
TURCO, CASTELLONE, RICCIARDI, FENU, DI PIAZZA, L'ABBATE, TRENTACOSTE, D'ANGELO, PUGLIA, ROMANO, NATURALE, CASTALDI, GAUDIANO - Il Senato,
premesso che:
uno studio pubblicato sulla rivista scientifica "Environmental research" ha dimostrato l'incremento di mortalità nei quartieri di Taranto interessati dall'attività industriale. La ricerca, dal titolo "Utilizzo dei dati demografici comunali per la stima della mortalità nelle città sottoposte ad elevata pressione ambientale: risultato del primo studio sui quartieri di Taranto dal 2001 al 2020", è stata condotta dalla Società italiana di medicina ambientale (SIMA) e dall'università di Bari "Aldo Moro" ed è la prima ad essersi basata sul conteggio delle schede anagrafiche comunali;
nei quartieri Tamburi, Paolo VI e Città vecchia-borgo a nord di Taranto, più vicini all'area industriale, è stato rilevato un eccesso statisticamente significativo di 1.020 decessi, tra uomini e donne, nel periodo 2001-2020, rispetto ai dati degli altri quartieri e delle altre città della regione, con un picco del 68 per cento di eccesso di mortalità rilevato nel 2019 nel sesso maschile tra i residenti del quartiere Paolo VI;
ulteriori recenti studi condotti (Lucchini et al.) e pubblicati sulla rivista scientifica "Scientific Reports" hanno dimostrato l'esistenza di una correlazione diretta tra l'esposizione a taluni elementi, tra cui piombo, mercurio, cadmio, manganese, arsenico e selenio, e la maggior presenza di disagi nell'apprendimento, di disturbi neurocomportamentali, come l'autismo, nei bambini residenti nelle aree più fortemente inquinate di Taranto vicine allo stabilimento industriale, ovvero nei quartieri Tamburi e Paolo VI. In particolare, la ricerca, eseguita su un campione di 299 scolari distribuiti tra i quartieri Tamburi, Paolo VI, Taranto, Statte e Talsano, dimostra che i due quartieri più vicini al polo industriale (Tamburi e Paolo VI) risultano caratterizzati da una minore percentuale di status socio-economico di alto livello (SES) (rispettivamente 1,3 per cento e 0 per cento, Chi-quadrato valore-p
considerato che l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (ARPA) della Puglia ha pubblicato una relazione nella quale vengono riportati i dati di monitoraggio della qualità dell'aria aggiornati al 2020, registrati nelle aree di Taranto e Statte, attestando che nessun limite di legge previsto dal decreto legislativo n. 155 del 2010 è stato superato nell'intervallo osservato. Nella stessa relazione sono state evidenziate criticità: aumento della media annua del benzene nel 2020 rispetto al 2019, probabilmente imputabile all'obsolescenza degli impianti dello stabilimento siderurgico; superamento del valore limite orario del biossido di zolfo, attribuibile oltre che alle operazioni di colata della loppa; numerosi picchi orari, tra gennaio e febbraio 2020, superiori alla soglia olfattiva per l'idrogeno solforato (inquinante non normato);
considerato inoltre che:
l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), a settembre 2021, dopo oltre 15 anni, ha pubblicato le nuove linee guida sulla qualità dell'aria (AQG 2021), che presentano dei valori critici per gli inquinanti normati sostanzialmente inferiori rispetto a quelli del decreto legislativo n. 155 del 2010;
le nuove linee guida sottoscritte da oltre cento società medico-scientifiche di tutto il mondo, inclusa una decina di italiane, tra cui il progetto CCM RIAS (Rete italiana ambiente e salute), hanno potuto dimostrare e documentare la crescente influenza negativa dell'inquinamento atmosferico sulla salute;
ritenuto che:
sussiste un eccessivo disallineamento tra i valori critici contemplati dal decreto legislativo n. 155 del 2010 e i parametri delle linee guida dell'OMS, al punto che l'Istituto superiore di sanità ha auspicato la necessità di ridurre il livello di inquinamento dell'aria in tempi non troppo lontani. Infatti, le linee guida dell'OMS hanno rivisto, ad esempio, al ribasso la media annuale del particolato fine (Pm2.5) portandolo da 10 a 5 microgrammi al metro cubo; quella del particolato inalabile (Pm10) da 20 a 15 microgrammi al metro cubo; così come per il biossido di azoto, riducendolo da 40 a 10 microgrammi al metro cubo; per il monossido di carbonio viene suggerito il limite giornaliero di 4 microgrammi al metro cubo;
la stessa OMS ha potuto accertare dalle pubblicazioni scientifiche sull'argomento, i cui risultati sono stati confrontati e valutati attraverso un accurato processo di peer review effettuato anche da esperti esterni all'organizzazione, che l'esposizione prolungata anche a bassi livelli degli inquinanti costituisce un pericolo per la salute umana e che, di fatto, non esiste una soglia al di sotto della quale il rischio non aumenta;
considerato infine che:
il prossimo piano industriale dello stabilimento siderurgico di Tarant e il rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale (AIA) non possono non considerare l'incidenza della mortalità nelle aree prossime all'area industriale, così come i nuovi valori critici raccomandati dalle nuove linee guida dell'OMS, nonché quanto accertato dalla stessa OMS sull'esposizione prolungata dei cittadini anche a bassi livelli di inquinamento;
la valutazione del danno sanitario (VDS), contenuta nel decreto del Ministro della salute 24 aprile 2013 recante "Disposizioni volte a stabilire i criteri metodologici utili per la redazione del rapporto di valutazione del danno sanitario (VDS) in attuazione dell'articolo 1-bis, comma 2, del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 dicembre 2012, n. 231" (cosiddetto decreto Balduzzi-Clini), è una misura che risulta poco efficace a prevenire gli effetti degli inquinanti sull'ambiente e sulla salute, nonché inidonea a valutare il danno sanitario in caso di valori soglia al di sotto dei limiti di legge per ciascuno degli inquinanti presi in esame;
sul tema, nel gennaio 2019, in una logica di prevenzione del danno ambientale e sanitario, è stato depositato un disegno di legge (AS 1011), riguardante l'introduzione della valutazione preventiva e integrata dell'impatto ambientale e sanitario (VIIAS);
in data 22 luglio 2021, è stata presentata un'interrogazione parlamentare, 3-02740, sull'opportunità di introdurre strumenti di valutazione preventiva dell'impatto sanitario e ambientale per contrastare e prevenire gli effetti negativi prodotti dagli inquinanti delle aree a forte impatto industriale, così come di rivedere i limiti di legge degli inquinanti e i relativi intervalli di rilevazione, a maggiore salvaguardia dell'ambiente e della salute pubblica,
impegna il Governo:
1) ad indicare quale sia la tempistica per adeguare i valori limite degli inquinanti previsti dal decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, alle nuove linee guida globali sulla qualità dell'aria (AQG 2021), pubblicate dall'Organizzazione mondiale della sanità il 21 settembre 2021;
2) a valutare l'introduzione di strumenti di valutazione preventiva e integrata dell'impatto ambientale e sulla salute pubblica (VIIAS), soprattutto in vista del futuro piano industriale, in corso di definizione, posto in essere da Acciaierie d'Italia e della conseguente autorizzazione integrata ambientale (AIA);
3) ad evitare che venga ulteriormente prolungato l'utilizzo dei combustibili fossili nelle produzioni siderurgiche a forte impatto ambientale e sanitario, al fine di rispettare gli obiettivi posti dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile promosso dall'ONU;
4) a tutelare il reddito degli operai ex ILVA attraverso il loro reimpiego nelle opere di bonifica, iniziando da quelle per la rimozione, il trattamento e lo smaltimento dell'amianto, il quale risulta a tutt'oggi presente per oltre 4.000 tonnellate;
5) a proporre l'istituzione di un fondo dedicato ai cittadini residenti in quartieri limitrofi alle zone industriali, affinché possano fruire di un sostegno economico per gli esami diagnostici per prevenire l'insorgere di patologie legate all'inquinamento.
(1-00444)