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Atto a cui si riferisce:
C.4/08985 (4-08985)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 17 dicembre 2021
nell'allegato B della seduta n. 617
4-08985
presentata da
BORGHESE Mario Alejandro

  Risposta. — Con riferimento a quanto richiesto dall'interrogante, con l'atto di sindacato ispettivo in esame si rappresenta quanto segue.
  La materia oggetto di interrogazione è regolamentata dalla legge 14 dicembre 2000, n. 379, recante «Disposizioni per il riconoscimento della cittadinanza italiana alle persone nate e già residenti nei territori appartenenti all'impero Austro-Ungarico e ai loro discendenti».
  Tali disposizioni normative prevedono che possano ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana le persone originarie dei territori già appartenuti all'impero Austro-ungarico, corrispondenti alle attuali province di Trento e Bolzano, ed emigrate all'estero prima del 16 luglio 1920. Tale diritto è riconosciuto anche a tutti i loro discendenti.
  In base all'articolo 28-bis del decreto-legge n. 273 del 2005, i soggetti legittimati devono avere presentato la richiesta del riconoscimento della cittadinanza italiana entro il 20 dicembre 2010, rendendo la dichiarazione per l'acquisto dello status civitatis agli Ufficiali dello Stato civile dei comuni di residenza o alle autorità consolari, se residenti all'estero, producendo l'idonea documentazione necessaria.
  Le autorità riceventi, in particolare i Consolati di Brasile e Argentina, dai quali deriva il maggior numero di istanze, hanno acquisito le richieste in attesa delle necessarie integrazioni documentali.
  Si sottolinea che ciascuna istanza è collegata al capostipite familiare e può comprendere una documentazione relativa a un numero variabile di ascendenti richiedenti che, in assenza di limitazioni di parentela, può anche essere rappresentato da 100 aventi diritto. Si tratta, dunque, di istanze complesse che richiedono una approfondita istruttoria e una elevata specializzazione da parte degli uffici competenti.
  Dal 2003 a oggi risultano definite quasi 40.000 domande, mentre sono in corso di istruttoria 490 domande corrispondenti a 2.500 richiedenti. A tali istanze vanno aggiunte anche quelle pervenute dalle rappresentanze consolari tramite posta elettronica certificata, che sono tuttora in lavorazione.
  Inoltre in relazione alle segnalazioni da parte degli interessati di istanze che sono risultate smarrite presso le sedi consolari, il Ministero dell'interno ha provveduto a interloquire con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale al fine di sensibilizzare i consolati interessati, in particolare quelli dell'America Latina, a una maggiore cooperazione al fine di smaltire al più presto le istanze in attesa di definizione.
  Si informa, infine, che sono state avviate riunioni periodiche della commissione interministeriale competente in materia, istituita presso il Ministero dell'interno, (riunitasi in passato solo in via eccezionale), al fine di individuare soluzioni più rapide per la definizione delle istanze ancora in trattazione.
  
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Ivan Scalfarotto.