• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00772 (7-00772) «Ferrari, Squeri, Deidda, Ripani, Binelli, Maria Tripodi, Zucconi, Viviani, Gagliardi, Rixi, Baldini, Boniardi, Castiello, Fantuz, Lorenzo Fontana, Gobbato, Piccolo, Pretto, Scoma,...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00772presentato daFERRARI Roberto Paolotesto presentato Giovedì 16 dicembre 2021 modificato Venerdì 17 dicembre 2021, seduta n. 617

   Le Commissioni IV e X,

   premesso che:

    grande preoccupazione ha suscitato la notizia che il consorzio franco-tedesco Knds abbia presentato a Leonardo un'offerta per l'acquisto della Oto Melara, storica industria produttrice di cannoni e mezzi corazzati, e della Wass, costruttrice di siluri e di droni subacquei, trattandosi di prodotti di assoluta eccellenza, riconosciuti tali da tutti i mercati internazionali;

    l'eventuale vendita da parte di Leonardo delle sue due unità di business significherebbe la cessione di un ulteriore pezzo dell'industria nazionale della difesa, con il rischio di perdere conoscenze e vantaggi tecnologici oltre a 350 posti di lavoro diretti a cui se ne aggiungerebbero circa 50 dell'indotto;

    risulta fortemente auspicabile che Oto Melara e Wass rimangano in mani italiane e non siano oggetto di una alienazione di singole unità ad entità differenti, mantenendo così un presidio nazionale aperto ad una dimensione di cooperazione industriale europea; la salvaguardia di asset e di tecnologie strategiche nazionali, sia nella dimensione marittima che in quella terrestre, è fondamentale, anche alla luce dell'agenda della Difesa italiana in materia di ammodernamento delle capacità delle nostre Forze armate e nel quadro, da un lato, di una rinnovata attenzione verso una politica di difesa comune europea, rappresentata dallo Strategic Compass e, dall'altro, dell'agenda Nato 2030. L'Italia con le proprie eccellenze e i propri asset industriali strategici può contribuire in modo determinate in tutti i settori a maggiore impatto tecnologico;

    la crescita dell'industria nazionale della difesa non può prescindere da una sempre maggiore partecipazione da protagonista dell'Italia a progetti di integrazione e cooperazione europei e a programmi di collaborazione ampi e trasversali che vedano coinvolte le società italiane che operano a livello globale;

    vi è sempre più la consapevolezza che occorra urgentemente dare vita ad un progetto di sistema-Paese creando un polo industriale e ingegneristico che rafforzi la nostra industria della Difesa e che sia in grado di competere con i nostri partner per la leadership in Europa. In tale prospettiva le eccellenze industriali italiane vanno coinvolte nella definizione, assieme al Governo, di un percorso condiviso che porti a consolidare e rafforzare la forza produttiva italiana del settore;

    il Ministro della difesa, intervenendo il 15 dicembre 2021 alla Camera dei deputati in sede di interrogazioni a risposta immediata, in Assemblea ha reso noto come sia «stato, infatti, costituito un tavolo interministeriale tra Ministero della difesa, Ministero dell'economia e delle finanze e Ministero dello sviluppo economico, chiamato a seguire da vicino il percorso di vendita, con l'obiettivo di salvaguardare gli interessi nazionali nel rispetto delle procedure e delle scelte industriali di una società partecipata dallo Stato, nonché quotata sui mercati»;

    nella stessa sede il Ministro ha dichiarato che: «Il Ministero della difesa, nella sua qualità di cliente privilegiato, è interessato pertanto a salvaguardare gli assetti strategici dell'industria nazionale, guardando contestualmente al consolidamento e al rafforzamento in una dimensione europea», e come «in questo contesto, l'obiettivo è lavorare al mantenimento di un presidio nazionale che produce prodotti di assoluta eccellenza, valorizzando nel contempo le competenze in un'ottica di cooperazione industriale europea», aggiungendo infine che «il Dicastero sta promuovendo, in coerenza con gli altri Dicasteri sopra richiamati, attraverso una sinergia inclusiva di tutti i soggetti istituzionali e industriali coinvolti, mirate e condivise linee di azioni volte a definire la soluzione più opportuna per salvaguardare il presidio nazionale, garantendo in questo modo una base tecnologica altamente competitiva nel settore della difesa, condizione essenziale su cui poggia la nostra sovranità per poter svolgere un ruolo da protagonisti nell'ambito dei più importanti programmi internazionali. Tutto ciò ferme restando le prerogative del Governo ai sensi del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, sulla golden power che potranno essere valutate, ove se ne configuri l'evenienza, nelle opportune sedi»,

impegnano il Governo:

   a mettere in atto ogni iniziativa volta al mantenimento della Oto Melara e della Wass, due realtà della nostra eccellenza industriale, in mano italiana a controllo pubblico, intensificando il confronto con Leonardo e con le altre realtà industriali nazionali potenzialmente interessate, al fine preservare la sovranità tecnologica nel campo della difesa;

   a proseguire nell'opera volta a dare rinnovato e maggiore impulso alla competitività dell'industria nazionale della difesa al fine di garantire al Paese e alle sue eccellenze industriali un posizionamento di rilievo o di leadership nei principali e più innovativi programmi di cooperazione europei e internazionali;

   ad attivare tutte le leve a sua disposizione, compresa Cassa Depositi e Prestiti, al fine di dare un impulso decisivo per la creazione di un polo strategico nazionale che rafforzi l'industria italiana della Difesa e che sia in grado di facilitare l'allineamento alla pianificazione pluriennale, orientare maggiormente le politiche industriali del settore difesa al mercato, raggiungere quei volumi necessari a garantire piani industriali sostenibili e aumentare la nostra competitività a livello internazionale.
(7-00772) «Ferrari, Squeri, Deidda, Ripani, Binelli, Maria Tripodi, Zucconi, Viviani, Gagliardi, Rixi, Baldini, Boniardi, Castiello, Fantuz, Lorenzo Fontana, Gobbato, Piccolo, Pretto, Scoma, Zicchieri, Galantino, Giovanni Russo, Caiata, De Toma».