• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.9/03395/039 9/3395/39. (Testo modificato nel corso della seduta) Zanettin, Barelli, Versace, Bagnasco, Aprea, Bond, Palmieri, Frate.



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03395/039presentato daZANETTIN Pierantoniotesto presentato Martedì 14 dicembre 2021 modificato Mercoledì 15 dicembre 2021, seduta n. 615

   La Camera,

   premesso che:

    l'articolo 5 interviene sulla disciplina dell'imposta sul valore aggiunto; in particolare, i commi 15-quater, 15-quinquies e 15-sexies definiscono il passaggio dai regime di esclusione a quello di esenzione IVA per le associazioni del Terzo settore;

    sulla base della nuova disciplina saranno considerate in ogni caso effettuate nell'esercizio di imprese:

     a) le cessioni di beni e le prestazioni di servizi ai soci, associati o partecipanti verso pagamento di corrispettivi specifici;

     b) le cessioni di pubblicazioni delle associazioni politiche, sindacali e di categoria, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di formazione extra-scolastica della persona cedute prevalentemente ai propri associati, nonché le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate in occasione di manifestazioni propagandistiche dai partiti politici rappresentati nelle Assemblee nazionali e regionali;

     c) la somministrazione di alimenti e bevande effettuata, presso le sedi in cui viene svolta l'attività istituzionale, da bar ed esercizi similari, dalle associazioni di promozione sociale (si tratta dispacci annessi ai circoli di enti a carattere nazionale le cui finalità assistenziali sono riconosciute dal Ministero dell'interno);

    inoltre, si prevede di far rientrare nell'esercizio di attività commerciali anche le cessioni di beni e le prestazioni di servizi ai soci, associati o partecipanti verso pagamento di corrispettivi specifici, rese da associazioni religiose riconosciute dalle confessioni con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese, nonché da associazioni politiche, sindacali e di categoria;

    l'intervento di modifica – necessario al fine di chiudere la procedura di infrazione europea n. 2008/2010 per cui l'Italia era stata sanzionata a causa dell'esclusione dal campo di applicazione di alcune attività, ovvero in violazione degli obblighi imposti dagli articoli 2 e 9 della direttiva IVA (la direttiva 2006/112/Ce) – determinerebbe il paradosso applicativo di ricomprendere specifiche operazioni svolte dalle associazioni di volontariato, enti con finalità assistenziali e, più in generale, operanti nel Terzo settore, come prestazioni effettuate nell'esercizio di impresa;

    pur comprendendo lo spirito da cui scaturisce l'intervento normativo, ovvero la necessità di ottemperare alla risoluzione della procedura di infrazione in corso, non si possono non considerare le diverse erano le criticità che ne derivano;

    un primo aspetto è quello di natura culturale: le attività coinvolte in questo intervento legislativo sono quelle tra soci che mutualmente condividono beni e servizi, in un modello più simile a quello dell'autoconsumo che a quello dello scambio, che è invece è tipico dei mondo imprenditoriale;

    l'attuale previsione, infatti, attrarrà attività attualmente non rilevanti ai fini IVA nella sfera dell'esenzione, con un conseguente aggravio di adempimenti e complicazioni: infatti, il passaggio dall'attuale normativa di esclusione al regime di esenzione comporterà che i corrispettivi percepiti dai soci saranno considerati operazioni commerciali, con inevitabili conseguenze operative, contabili – oltreché costose – adempienze formali, tra cui: apertura della posizione IVA (partita IVA), liquidazione periodica IVA, dichiarazione IVA annuale, fatturazione e registrazione delle operazioni;

    occorre, pertanto, approfondire e verificare adeguatamente sia a livello nazionale che comunitario, quali siano gli effettivi limiti di una compiuta armonizzazione fiscale, ma soprattutto riconoscere appieno la meritoria azione di quegli Enti che senza scopo di lucro, perseguono l'interesse generale, il tutto al fine di garantire alle medesime organizzazioni un quadro stabile e ragionato sul piano tributario,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di valutare gli effetti applicativi delle disposizioni richiamate in premessa, al fine di adottare ulteriori iniziative normative volte a prevedere, anche in relazione della piena operatività delle disposizioni del titolo X del Codice del Terzo settore di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, l'esclusione della disciplina dell'Imposta sul valore aggiunto (IVA) di cui all'articolo 5, commi 15-quater, 15-quinquies e 15-sexies del presente provvedimento con riferimento alle organizzazioni no profit ed alle associazioni del Terzo settore.
9/3395/39. (Testo modificato nel corso della seduta) Zanettin, Barelli, Versace, Bagnasco, Aprea, Bond, Palmieri, Frate.