• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/07261 (5-07261)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07261presentato daSQUERI Lucatesto diMartedì 14 dicembre 2021, seduta n. 614

   SQUERI, BARELLI, POLIDORI, TORROMINO, SORTE e PORCHIETTO. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   secondo l'Osservatorio dell'Unione europea sulla povertà energetica si intende per tale difficoltà ad accedere adeguatamente ai servizi energetici:

   la definizione, correlata essenzialmente alla condizione di famiglie o individui, rischia ora di estendersi anche alle imprese e all'economia in generale, 17 miliardi di euro che il Governo ha sinora impegnato per ridurre il costo delle bollette rischiano di essere solo un palliativo;

   i prezzi del gas e dell'energia elettrica sono ormai da molte settimane su livelli mai visti: lunedì 29 novembre alle ore 18 il Prezzo unico nazionale ha toccato i 400 euro a MWh, a fronte di una media giornaliera attorno ai 300 euro. Durante il lockdown si era scesi anche a meno di 20 euro a MWh. Si registrano 80-90 euro a MWh per il gas (14 euro a novembre 2020) e una CO2 (ETS) a 73 euro per tonnellata (26 un anno fa);

   a causa dei costi dell'energia, oltre ai grandi impianti che si sono fermati o stanno per farlo (da ultimi urea a Ferrara e zinco a Portovesme), sono a rischio anche le piccole e medie imprese, gli artigiani, i bar e i ristoranti, che riceveranno il colpo peggiore solo dopo gennaio, con la scadenza dei vecchi contratti oggi ancora vigenti;

   si tratta di valori che nessun operatore aveva messo in conto nei suoi piani per il prossimo anno, che rischiano di avere conseguenze distruttive sul tessuto economico;

   senza naturalmente dimenticare le famiglie, milioni di utenze che nel primo trimestre 2022 dovranno fare i conti con costi del gas per riscaldamento e bollette elettrica superiori di un 50 per cento rispetto a un anno prima;

   più volte questa parte politica ha fatto presente la necessità di aumentare la produzione nazionale di gas, valorizzare l'idroelettrico e l'apporto delle biomasse nel settore termico, ma anche di prestare maggiore attenzione alle possibili speculazioni sui mercati energetici e sugli Fts, nonché ai sovra costi legati alle priorità di dispacciamento;

   autorevolmente è stato affermato che uno dei compiti più difficili nel cammino della transizione sarà capire quando sia possibile forzare un cambiamento e quando invece si debba attutirne i colpi, oltre alla necessità di affrontarla senza preclusioni ideologiche o pseudo ambientalismi –:

   quali ulteriori iniziative strutturali e di contrasto ai fenomeni speculativi intenda porre in essere il Governo, per quanto di competenza, per calmierare i prezzi dell'energia sia in ambito nazionale, sia sotto forma di proposte nelle sedi preposte dell'Unione europea.
(5-07261)