• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10917 (4-10917)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10917presentato daLEGNAIOLI Donatellatesto diVenerdì 10 dicembre 2021, seduta n. 612

   LEGNAIOLI, LOLINI, PICCHI, CARRARA, BILLI e POTENTI. — Al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   nelle scorse settimane, come riportato dai quotidiani locali di Pisa, la mobilitazione studentesca iniziata sin dallo scorso settembre, in concomitanza con il suono della prima campanella, per rivendicare soluzioni urgenti all'emergenza aule che ha colpito almeno tre istituti superiori della città di Pisa è sfociata nell'occupazione del Liceo scientifico Buonarroti da parte di alcune centinaia di studenti;

   sin dal principio si è avuta notizia che all'interno dell'Istituto Buonarroti non venissero in alcun modo rispettate le prescritte misure anti contagio da COVID-19 e fossero state forzate alcune porte tanto che il dirigente scolastico, preoccupata dal grave pregiudizio che ne sarebbe derivato a cose e persone, ha sporto denuncia contro ignoti presso la questura;

   quando l'edificio è stato finalmente liberato dagli occupanti e riconsegnato al dirigente scolastico, si sono potuti riscontrare moltissimi danni (finestre rotte, impianto dell'allarme danneggiato, porte divelte) verificati anche dai tecnici della provincia, per un ammontare di diverse migliaia di euro;

   benché sia palese che i soggetti responsabili cui imputare il pagamento dei danni subiti dalla istituzione scolastica siano i genitori degli studenti minorenni su cui grava la culpa in educando, è altrettanto noto quanto sia difficile individuare i singoli studenti responsabili e ancor più quanto sia lungo e costoso l'avvio di azioni giudiziarie di risarcimento;

   il dirigente scolastico dunque in questo caso, come da prassi, dapprima e immediatamente si rivolge all'ente locale proprietario e responsabile della manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici (ex legge n. 23 del 1996) affinché provveda alla riparazione dei danni e, di conseguenza, alla riabilitazione dei locali per la piena fruibilità dell'attività didattico-educativa;

   successivamente, per riparare o riacquistare le attrezzature didattiche danneggiate o rese inservibili, cercherà di reperire fondi da residui a disposizione dell'Istituto o potrà chiedere alle famiglie degli iscritti il versamento di un contributo volontario, possibilità contemplata dall'articolo 1, commi da 71 a 74, legge n. 107 del 2015 in materia di istituzione di «Reti di scuole»;

   ad oggi non esiste una disciplina generale che permetta alle scuole di assicurarsi la riscossione di tali contributi e delinei i principali ambiti di utilizzo dei fondi così raccolti laddove, invece, sarebbe importante poterli utilizzare, affinché i danni perpetrati dagli studenti con atti vandalici non continuino a gravare sulla collettività, bensì vengano posti a carico delle famiglie degli stessi –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro interrogato intenda adottare al fine di permettere a ciascuna scuola secondaria di secondo grado di riscuotere dalle famiglie un contributo da finalizzare, ove si renda necessario, al ripristino degli spazi e delle attrezzature danneggiate dagli studenti con atti vandalici perpetrati durante l'occupazione degli istituti, in modo che studenti e genitori sappiano in anticipo e in maniera organica quali provvedimenti adotterà in merito la scuola e i costi della negligenza dei genitori non gravino sull'intera collettività.
(4-10917)