• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.0/02448/017/ ... il "Giornale di Sicilia", con sede a Palermo, è un quotidiano a diffusione nazionale fondato nel 1860 da Girolamo Ardizzone; ormai da due anni le attività poligrafiche di stampa del...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/2448/17/05 presentato da DAVIDE FARAONE
martedì 7 dicembre 2021, seduta n. 491

Premesso che:
il "Giornale di Sicilia", con sede a Palermo, è un quotidiano a diffusione nazionale fondato nel 1860 da Girolamo Ardizzone;
ormai da due anni le attività poligrafiche di stampa del "Giornale di Sicilia" sono state in buona parte dirottate a Messina presso lo stesso stabilimento in cui stampano altre realtà editrici;
dal 1º dicembre 2019, 22 poligrafici del Giornale di Sicilia sono in cassa integrazione a zero ore, ovvero in una situazione di totale inattività lavorativa. Dal 19 ottobre 2021 hanno esaurito gli ammortizzatori sociali.
L'11 ottobre 2021 il Giornale di Sicilia ha avviato una procedura di licenziamento collettivo (L. 223/1991) che riguarda 22 lavoratori (su 33). La procedura attualmente è sospesa perché sono state richieste le settimane di Cassa integrazione Covid fino a dicembre 2021 ma, da accordo con i sindacati, riprenderà il 1º gennaio 2022.
Considerato che:
la legge 27 dicembre 2019, n. 160, all'art. 1, comma 500, concede il trattamento di pensione anticipata ai lavoratori poligrafici con anzianità contributiva di almeno 35 anni, di imprese stampatrici di giornali quotidiani a diffusione nazionale, le quali abbiano presentato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in data compresa tra il 1º gennaio 2020 e il 31 dicembre 2023, dei piani di riorganizzazione o ristrutturazione aziendale in presenza di crisi;
i poligrafici del Giornale di Sicilia non possono accedere ai prepensionamenti previsti ai sensi dell'articolo 1, comma 500, dalla suddetta legge poiché l'azienda ha presentato il piano di crisi il 9 settembre 2019, diversamente da quanto disposto dalla legge (che prevede la presentazione dei piani dal 1 gennaio 2020);
è necessario intervenire per rimuovere definitivamente gli ostacoli tecnici della suddetta legge e per affrontare casi di inefficienze del sistema che si ripercuotono su lavoratori e famiglie in condizioni di assoluta gravità e senza alcuna forma di reddito.
Impegna il Governo
Affinché la realtà di cui in premessa possa beneficiare delle risorse del "Fondo per l'uscita anticipata dei lavoratori delle imprese in crisi" istituito dall'articolo 24.
(0/2448/17/5)
Faraone