• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/02448/045/ ... in sede di conversione in legge del disegno di legge (AS 2448) recante il Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/2448/45/05 presentato da ROSA SILVANA ABATE
martedì 7 dicembre 2021, seduta n. 491

Il Senato,
in sede di conversione in legge del disegno di legge (AS 2448) recante il Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024
premesso che:
l'articolo 5 reca disposizioni di riordino della governance del servizio nazionale della riscossione, volte a realizzare una maggiore integrazione tra l'Agenzia delle entrate e l'Agenzia delle entrate-Riscossione. A tal fine, prevede che l'Agenzia delle entrate-Riscossione sia sottoposta d'ora innanzi all'indirizzo operativo e al controllo dell'Agenzia delle entrate, ente titolare della funzione di riscossione. In tale ottica, è stabilito che l'Agenzia delle entrate approvi le modifiche dei regolamenti e degli atti di carattere generale che regolano il funzionamento dell'Agenzia delle entrate-Riscossione, nonché i bilanci e i piani pluriennali di investimento. Sono, altresì, previste forme di assegnazione temporanea, comunque denominate, di personale da un'agenzia all'altra. La norma, pure in ragione delle modifiche apportate alla governance all'Agenzia delle entrate-Riscossione, modifica anche il sistema di remunerazione dell'Agente della riscossione attraverso una dotazione con oneri a carico del bilancio dello Stato volta ad assicurare il funzionamento dell'ente e la copertura dei relativi costi;
il comma 7 interviene sul contributo previsto dall'art.1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, prevedendo la sua soppressione per l'esercizio 2022 in quanto sostituito dal nuovo meccanismo di remunerazione. La quota precedentemente prevista per l'anno 2022, pari a 38 milioni di euro, viene aggiunta a quella prevista per l'anno 2021 le cui previsioni di riscossione potrebbero subire variazioni conseguenti al grado di assolvimento delle scadenze di fine anno (30 novembre 2021) relative alle misure di definizione agevolata (Rottamazione-ter e "saldo e stralcio");
valutato che:
continuando i problemi legati alla pandemia appare illusorio, oltre che iniquo e contraddittorio, ritenere realizzabile far pagare il 30 novembre corrente o il 31 dicembre prossimo, seppure il solo 30% di quelle 7 rate (quindi, più di 2 rate trimestrali) e, poi, far pagare il residuo 70% nel 2022, quando ci saranno da pagare già le 4 rate trimestrali del 2022;
impegna il Governo a prevedere:
lo slittamento di quelle 7 rate (4 del 2020 e 3 del 2021, per febbraio, maggio e luglio) almeno fino alla fine dell'originario termine del pagamento della rottamazione ter (cioè, 1 anno di estensione di quel termine). Si darà, così, sollievo ad 1 milione dì famiglie non meno bisognose di quelle che si vorrebbero beneficare con gli 8 miliardi, per ora destinati solamente alla riduzione del cuneo fiscale e di imposte alle partite IVA.
(0/2448/45/5)
Abate, Angrisani, Lannutti, Botto, Lezzi, Morra, Moronese, Ortis, Giannuzzi, Mininno, Granato, Di Micco, Corrado