• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10881 (4-10881)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10881presentato daPERCONTI Filippo Giuseppetesto diVenerdì 3 dicembre 2021, seduta n. 609

   PERCONTI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   l'operazione «Waterloo» condotta dai carabinieri dal reparto Operativo di Agrigento – come riportato a mezzo stampa in data 23 giugno 2021 — ha condotto gli inquirenti, dopo 4 anni di indagini, ad eseguire «una serie di misure cautelari personali per associazione a delinquere (...) finalizzata alla commissione di delitti contro la Pubblica amministrazione, frode in pubbliche forniture, furto, ricettazione, reati tributari, societari e in materia ambientale. (...) Al centro della vicenda, la società per azioni Girgenti Acque, gestore unico del servizio idrico integrato della provincia di Agrigento, destinataria di certificazione interdittiva antimafia nel novembre del 2018. (...). Le indagini della Procura della Repubblica di Agrigento (...) hanno permesso di accertare l'esistenza di una associazione a delinquere che operava in seno alla Governance della società Girgenti Acque S.p.a.»;

   nel novembre 2018, il Prefetto di Agrigento, aveva difatti adottato una certificazione antimafia interdittiva nei confronti della Società «Girgenti Acque S.p.A.» e successivamente nell'aprile 2019 anche nei confronti della Società Hydortecne S. r. l. (il cui socio unico è per l'appunto Girgenti Acque s.p.a.) ritenendo che l'intensità, la continuità e la rilevanza dei collegamenti e dei vincoli associativi esistenti tra le due compagini trovassero ragion d'essere nella volontà della società «madre» di perseguire finalità illecite attraverso la «filiazione» Hydortecne;

   a seguito dell'emanazione dei suddetti provvedimenti interdittitvi, il prefetto, in considerazione della necessità di garantire senza soluzione di continuità le funzioni ed i servizi pubblici indifferibili relativi all'erogazione dell'acqua e alla raccolta e depurazione dei reflui nei ventisette comuni interessati – previa acquisizione del parere positivo, da parte dell'autorità nazionale anticorruzione, sull'opportunità di disporre le misure previste dall'articolo 32 del decreto-legge n. 90 del 2014 nei confronti della citate società – ha nominato dei commissari per la straordinaria e temporanea gestione delle medesime società;

   i commissari straordinari, al fine di garantire il ripristino della funzionalità degli impianti fognari prima di competenza della Girgenti Acque s.p.a., hanno affidato i lavori di manutenzione delle reti idriche e fognanti a numerose aziende agrigentine, le quali a loro volta – dovendo fornire nell'immediatezza mezzi e manodopera, così da garantire la continuità del servizio pubblico, hanno messo in atto notevoli investimenti;

   nel 2021, a seguito della dichiarazione di fallimento da parte del Tribunale di Palermo delle due società siciliane, le imprese che hanno fornito alla gestione commissariale i propri servizi successivamente alla data di dichiarazione di insolvenza, si sono trovate nell'impossibilità di insinuarsi nel passivo del fallimento. Ragion per cui, le imprese fornitrici di beni e servizi incaricate dalla gestione commissariale, risultano a tutt'oggi creditrici per le prestazioni e gli interventi effettuati, in esecuzione di formale affidamento, nel periodo compreso tra il 16 marzo 2021 e il 2 agosto 2021;

   gli imprenditori agrigentini coinvolti nei fatti suddetti, a fronte del legittimo affidamento sulla gestione commissariale nominata dalla Prefettura di Agrigento, la quale aveva fornito le dovute rassicurazioni sulla regolarità dei pagamenti, attualmente, a causa del ritardo dei pagamenti da parte della medesima gestione commissariale, rischiano – in un periodo di crisi economica, come quella che il nostro Paese sta attraversando a causa del perdurare dello stato emergenziale causato dal Covid-19 – di subire ulteriori gravi danni economici, se non addirittura la chiusura, ovvero la messa in atto di procedure esecutive e fallimentari, a seguito delle quali si determinerebbe, altresì, un sensibile depauperamento del tessuto produttivo siciliano –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere affinché vengano messe a punto le opportune verifiche atte a garantire la reale trasparenza della gestione commissariale, ovvero se intenda adottare iniziative per prevedere interventi economici straordinari a favore delle suddette imprese fornitrici di beni e servizi.
(4-10881)