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Atto a cui si riferisce:
C.5/07181 (5-07181)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 1 dicembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-07181

  Con il documento in esame l'Onorevole interrogante fa riferimento al fenomeno del cosiddetto reshoring che, in contrapposizione al fenomeno industriale della delocalizzazione che ha caratterizzato gli ultimi anni, ha visto il rientro in Italia di aziende italiane, con evidenti vantaggi per il sistema economico.
  Tanto premesso, l'Onorevole interrogante chiede di conoscere quali iniziative si intendano assumere per introdurre un equo sistema di agevolazioni fiscali volto a favorire la rilocalizzazione di rientro.
  Al riguardo, sentiti i competenti uffici dell'Amministrazione finanziaria e gli uffici del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue.
  Giova preliminarmente segnalare che sono state introdotte diverse misure agevolative di natura fiscale volte a sostenere la competitività delle imprese e favorirne i processi di transizione digitale ed ambientale nell'ottica anche di garantire le imprese che svolgono la produzione in Italia e scongiurare fenomeni di delocalizzazione.
  Tali interventi, tra gli altri, si concentrano sui beni strumentali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi e per stimolare la spesa privata in ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative (come le attività innovative di design e ideazione estetica).
  Il Ministero dello sviluppo economico fa, poi, presente che è stata rafforzata la Struttura per le crisi di impresa attraverso la nomina del Coordinatore e di 10 esperti a supporto della medesima Struttura. Sono stati individuati inoltre, 10 esperti da destinare al funzionamento del Nucleo di esperti di Politica industriale al fine di potenziare e rendere più efficace l'attività di elaborazione delle politiche industriali dei settori maggiormente colpiti dall'emergenza COVID-19.
  A tale intervento si aggiunge la direttiva del Ministro dello sviluppo economico con la quale le Direzioni generali del Ministero sono state invitate ad inserire negli atti di prossima adozione – che comportino la concessione di incentivi, agevolazioni o misure di sostegno finanziario a valere su risorse del MiSE – una clausola di preferenza per i soggetti che si siano impegnati all'assunzione di lavoratori che risultino percettori di interventi di sostegno al reddito ovvero risultino disoccupati a seguito di procedura di licenziamento collettivo.
  Inoltre, il Ministero dello sviluppo economico sta procedendo alla revisione della tematica degli incentivi alle imprese che ha interessato i Contratti di Sviluppo al fine di favorire il rafforzamento delle filiere produttive e, in particolare, la permanenza delle aziende sul territorio nazionale.
  Infine è in corso di predisposizione il decreto ministeriale attuativo dell'articolo 1, comma 126, della legge 178 del 2020 in ordine ai criteri e modalità per l'accesso alle prestazioni del Fondo d'investimento per le piccole e medie imprese volte alla transizione tecnologica e alla sostenibilità ecologica ambientale dei processi produttivi nell'ambito aeronautico nazionale, nella chimica verde, nella fabbricazione di componenti per la mobilità elettrica e nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, nonché le modalità per la partecipazione, anche da parte di investitori privati, al medesimo Fondo.
  In tale atto si prevede di inserire una «premialità» per quei piani industriali che prevedano il recupero di impianti dismessi con ciò facilitando il reshoring nonché richiamare potenziali investimenti esteri per via del superamento di vincoli burocratici connessi a permessi e licenze collegate a tali impianti.