Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/10838 (4-10838)
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-10838presentato daMANCA Albertotesto diMartedì 30 novembre 2021, seduta n. 606
ALBERTO MANCA, PERANTONI e SCANU. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
con decreto del Ministro dello sviluppo economico, firmato in data 5 ottobre 2018, è stata approvata la revisione del Piano nazionale di ripartizione delle frequenze (Pnaf) come previsto dal comma 1026 articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, in base alle disposizioni in materia di uso efficiente dello spettro e transizione alla 5G;
la Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali (Dgscerp) del Ministero dello sviluppo economico ha indetto una procedura – in attuazione dell'articolo 1, comma 1034, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 – per predisporre nelle aree tecniche la graduatoria dei soggetti abilitati fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale, che ne facciano richiesta;
con la delibera n. 39/19/CONS del 7 febbraio 2019 il Pnaf ha pianificato le frequenze per le seguenti reti digitali terrestri:
12 reti nazionali in banda UHF, di cui una decomponibile per macro-aree e una integrata da frequenze della banda III-VHF;
1 rete locale di 1° livello in banda UHF con copertura non inferiore al 90 per cento per area tecnica;
1 o più reti locali di 2° livello in banda UHF senza vincolo di copertura nel bacino di riferimento, per area tecnica;
con il decreto del Ministero dello sviluppo economico del 19 giugno 2019 e successive modifiche ed integrazioni è stato definito il calendario nazionale (cosiddetto Road Map) con le scadenze per il rilascio frequenze nella banda a 700 MHz, per l'attuazione degli obiettivi della decisione (UE) 2017/899 del 17 maggio 2017;
a partire dal 15 ottobre 2021 la dismissione della codifica Mpeg-2 poteva essere avviata dalle TV nazionali senza obbligo. La road map suddivide lo Switch-Off sul territorio nazionale in 4 macro-aree:
dal 15 novembre al 18 dicembre 2021: Sardegna (Area A1);
dal 3 gennaio 2022 al 15 marzo 2022: Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, tranne la provincia di Mantova, provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano (Area 2), Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, tranne la provincia di Piacenza (Area 3);
dal 1° marzo al 15 maggio 2022: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche (Area 4);
dal 1° maggio al 30 giugno 2022: Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania (Area 1B);
il 23 luglio 2021 il Ministero ha indetto la procedura per la formazione delle graduatorie dei Fsma in ambito locale a cui assegnare la capacità trasmissiva delle reti di 1° e 2° livello dell'area tecnica n. 18 – Sardegna;
la procedura ha avuto ad oggetto l'assegnazione della capacità trasmissiva relativa alle seguenti reti locali:
a) rete locale Liv. 1 n. 1 – CH 41 (NU-OG-OR-OT-SS) e CH 39 (CA-CI-VS) dell'operatore Ei Towers SPA;
b) rete locale Liv. 2 n. 1 – CH 28 (NU-OG) dell'operatore Rti Capofila Prais Srl;
in base a quanto indicato nella delibera 39/19/CONS dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e nel punto 6 delle Linee guida del 25 marzo 2021, a ciascun marchio potrà essere assegnata una capacità trasmissiva che vada da 1,5 Mbit/s a 3 Mbit/s;
Videolina, Tcs, Sardegna Uno sono le prime tre emittenti della graduatoria per fornitori FSMA della Sardegna (Area Tecnica 18);
seguono le emittenti TeleSardegna, Canale 40, Catalan TV, Canale Italia 83, Gallura Live e poi tutte le altre;
a partire dal 15 novembre 2021 tutte le emittenti nazionali e locali (in base al sopracitato calendario) avvieranno il passaggio dalla banda 700 MHz e potranno trasmettere i canali in codifica DVB-T/Mpeg-4;
la Sardegna è la prima regione ad aver avviato il refarming con il rilascio delle frequenze e il passaggio alla codifica Mpeg-4, sempre in DVB-T;
l'avvio del processo di refarming per la Sardegna costringe gli operatori TV ad abbandonare le frequenze sulla banda 700 MHz e ad occupare nuovi multiplex (in un numero limitato rispetto a prima);
la suddivisione per livelli non agevola le attività di adeguamento alla normativa nazionale poiché, per la Sardegna, è stato previsto il 2° livello solo per le province di Nuoro e Ogliastra, costringendo le piccole emittenti sarde nelle province di Oristano, Sassari, Olbia, Sud Sardegna e Cagliari, a sostenere i costi elevati richiesti per il 1° livello che prevede la trasmissione con cifre imposte dal gestore della rete impraticabili per le piccole TV provinciali –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione esposta, e quali iniziative intenda intraprendere al fine di superare le difficoltà delle piccole emittenti sarde delle provincie di Oristano, Sassari, Olbia, Sud Sardegna e Cagliari impossibilitate a sostenere i costi del 1° livello a fronte della mancata previsione del 2° livello.
(4-10838)