• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01378 (2-01378) «Fassina, Timbro, Fornaro».



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01378presentato daFASSINA Stefanotesto diMartedì 23 novembre 2021, seduta n. 601

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della transizione ecologica, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, per sapere – premesso che:

   la legge regionale dell'Emilia-Romagna del 21 ottobre 2021, n. 14, pubblicata sul Burert n. 299 del 21 ottobre 2021, ha previsto all'articolo 16 «Disposizioni per il rispetto della tempistica realizzazione degli interventi del servizio idrico integrato», la proroga di tutti gli affidamenti del servizio idrico dei comuni della regione alla fine del 2027, ad eccezione di quelli dove all'entrata in vigore della legge siano in corso procedure di gara, ciò come recita la stessa norma «Al fine di consentire il rispetto delle tempistiche per la realizzazione degli interventi del servizio idrico integrato previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)»;

   la norma approvata arriva alla vigilia della scadenza prevista per la fine di quest'anno della concessione tra l'Agenzia territoriale dell'Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti (Atersir) ed il gestore del servizio idrico integrato Hera s.p.a. relativa tra l'altro al comune di Bologna, mentre per i comuni di Ravenna e Forlì la scadenza è a fine 2023 e per i comuni di Ferrara e Modena a fine 2024; a Bologna, proprio nelle scorse settimane, si era svolto un incontro tra rappresentanti di Atersir, del D Consiglio locale degli amministratori bolognesi, del Comitato acqua pubblica dell'Emilia-Romagna e di Bologna e altre associazioni di utenti con l'Università di Bologna per dare vita ad uno studio di approfondimento relativo alle varie forme di gestione del servizio idrico e verificare la possibilità di ri-pubblicizzazione dello stesso;

   la materia degli affidamenti del servizio idrico e delle sue eventuali proroghe, è sempre stata prerogativa di Atersir, che la regione Emilia-Romagna con legge regionale n. 23 del 2011 ha individuato come unico ambito territoriale ottimale (Ato) comprendente l'intero territorio regionale in ottemperanza a quanto previsto dall'articolo 147 del decreto legislativo n. 152 del 2006;

   l'articolo 149-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006 prevede che l'affidamento del servizio e conseguentemente la proroga sia di competenza dell'Ato;

   ai fini della realizzazione degli interventi del servizio idrico integrato il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e le normative ad esso collegate sino ad oggi approvate non hanno previsto alcuna modifica in relazione alle competenze e alle modalità degli affidamenti del servizio idrico o alla loro proroga, le quali sono rimaste di competenza dell'Ato come previsto dall'articolo 149-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006;

   le convenzioni tra Atersir e le società affidatarie della gestione del servizio idrico integrato peraltro già regolano le condizioni per le eventuali proroghe degli affidamenti;

   a parere degli interpellanti la norma approvata dalla regione Emilia-Romagna comporta una violazione di quanto disposto dalle richiamate norme del decreto legislativo n. 152 del 2006 e presenta profili suscettibili di valutazione ai sensi dell'articolo 127 della Costituzione –:

   se il Governo non intenda valutare la sussistenza dei presupposti per l'impugnazione innanzi alla Corte costituzionale della norma della legge regionale in questione.
(2-01378) «Fassina, Timbro, Fornaro».