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Atto a cui si riferisce:
C.4/09598 (4-09598)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 22 novembre 2021
nell'allegato B della seduta n. 600
4-09598
presentata da
BAGNASCO Roberto

  Risposta. — A partire dal 1986, anno in cui si è verificata la catastrofe nucleare di Chernobyl, sono stati accolti in Italia circa 400.000 minori di nazionalità bielorussa, di fascia di età prevalentemente compresa tra gli 8 e i 12 anni, nell'ambito di programmi di accoglienza temporanea a fini solidaristici.
  La proficua e costante collaborazione a questo fine si è da ultimo basata su un Accordo bilaterale, firmato il 10 maggio 2007, «sulle condizioni di risanamento a titolo gratuito nella Repubblica italiana dei cittadini minorenni della Repubblica di Belarus» e un protocollo sottoscritto il 21 gennaio 2016 contenente le «Raccomandazioni per garantire le condizioni di massima sicurezza durante il soggiorno dei minori, cittadini della Repubblica di Belarus, che si troveranno nella Repubblica italiana per il risanamento».
  Nel 2018 circa 6.600 minori bielorussi sono stati accolti in Italia, l'80 per cento dei quali in famiglia e il restante 20 per cento presso strutture gestite da associazioni, in collaborazione con famiglie e organizzazioni di volontariato attive sul territorio. Simili le cifre nel 2019, con quasi 5.900 minori bielorussi che hanno partecipato a programmi di soggiorno solidaristico nel nostro Paese.
  La pandemia ha purtroppo causato, sia da parte bielorussa che da parte ucraina, la sospensione cautelativa dei programmi a tutela dei minori e delle famiglie ospitanti «fino alla stabilizzazione della situazione epidemiologica».
  Il Governo italiano ne ha sempre auspicato una ripresa, non appena le condizioni epidemiologiche lo avessero consentito. Solo nel maggio 2021, tuttavia, si è ritenuto che l'evoluzione della situazione pandemica fosse tale da permettere la ripresa dei soggiorni terapeutici. In particolare, il 18 maggio 2021 il nostro Comitato tecnico scientifico ha approvato uno specifico protocollo sanitario, che è stato separatamente presentato alle Autorità bielorusse e ucraine tramite le nostre rispettive ambasciate. Ad oggi Minsk e Kiev non hanno ancora fornito alcun riscontro sull'argomento.
  Per quanto riguarda Kiev, le Autorità ucraine hanno da ultimo dato un segnale di disponibilità accettando di effettuare, entro la fine dell'anno, una videoconferenza con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed il Ministero della salute italiani, nella quale sarà discussa in dettaglio la proposta di accordo bilaterale presentata da parte italiana per meglio regolamentare i soggiorni terapeutici. L'auspicio è che questo incontro, in cui saranno affrontati anche gli aspetti sanitari, possa essere risolutivo, consentendo dunque di riavviare i programmi solidaristici a beneficio dei minori ucraini. La nostra ambasciata a Kiev sta svolgendo una costante azione di sensibilizzazione al riguardo e l'ambasciatore intende effettuare a breve un nuovo passo con il Vice Ministro degli esteri ucraino.
  Per quanto riguarda invece la Bielorussia, oltre all'argomento sanitario, nel mancato riscontro di Minsk alla nostra proposta di protocollo sanitario potrebbero giocare un ruolo importante anche considerazioni politiche, a seguito delle sanzioni adottate dall'Unione europea per il dirottamento del volo Ryanair del 23 maggio 2021.
  Il Consiglio europeo, infatti, il 4 giugno 2021 ha approvato una modifica della decisione del Consiglio e del regolamento di attuazione del regime sanzionatorio nei confronti della Bielorussia, che stabilisce il divieto di sorvolo dello spazio aereo europeo e di utilizzo degli aeroporti europei da parte dei vettori bielorussi.
  Preciso a tal proposito che, su iniziativa italiana, è stato chiesto e ottenuto di inserire in tale disciplina sanzionatoria una deroga umanitaria che consentirà, nel rispetto delle procedure previste, di organizzare eventuali voli per finalità terapeutiche o di necessità medica. Abbiamo del pari ottenuto l'inclusione di analoghe deroghe per i casi di evacuazione o rimpatrio di persone o per iniziative di sostegno alle vittime di disastri naturali, nucleari o chimici, nonché per le procedure di adozione internazionale.
  Il Ministero degli affari esteri continuerà a seguire da vicino la questione, che è da ultimo stata sollevata anche con l'incaricato d'affari bielorusso in Italia, cui è stata sollecitata una pronta accettazione del protocollo sanitario bilaterale. Con le stesse finalità l'Ambasciatore a Minsk avrà a breve un incontro con il Vice Ministro degli esteri Aleinik.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Benedetto Della Vedova.