• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/07111 (5-07111)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07111presentato daBENAMATI Gianlucatesto diLunedì 22 novembre 2021, seduta n. 600

   BENAMATI, CRITELLI, DE MARIA, RIZZO NERVO, BONOMO, GAVINO MANCA, SOVERINI e ZARDINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   SaGa, azienda ecologica bolognese leader nel business mondiale delle macchine per caffè professionali con i marchi Saeco e Gaggia, vere icone del «Made in Italy» per tecnologia, qualità ed eleganza, diventa nel 2017 Evoca Group con circa 1800 persone impiegate in Italia, Spagna e Romania;

   fa proprietà ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Gaggio Montano nel quale lavorano 220 persone, per l'80 per cento donne, poiché è intenzione dell'azienda redistribuire la produzione tra Valbrembo (Bergamo), Romania e Spagna;

   tale annuncio è arrivato nonostante il fatto che lo scorso anno ci sia già stato un intervento, concordato tra azienda e organizzazioni sindacali che ha ridotto di 62 unità il numero di lavoratori impiegati per ottenere un riequilibrio organizzativo, e la riduzione dei costi fissi, salvaguardando la centralità del sito produttivo all'interno del Gruppo e nonostante il buon andamento dei fatturati dello stabilimento di Gaggio (51 milioni di euro nel 2026) e il bilancio provvisorio presentato a settembre 2021 che sarebbe in attivo;

   la chiusura dello stabilimento, un presidio di valore strategico per l'Appennino bolognese, rischia di avere un impatto economico e sociale devastante nell'ex «distretto» delle macchinette, dove non molti anni fa lavoravano tremila persone;

   la decisione di SaGa Coffee ha provocato dure reazioni da parte delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni locali che si sono prontamente attivate con l'obiettivo di non fermare l'attività e tutelare l'occupazione;

   l'incontro del 9 novembre 2021 alla Regione con sindacati, istituzioni e azienda purtroppo non è stato proficuo: SaGa considera indispensabile la chiusura dello stabilimento per razionalizzare il proprio assetto industriale e migliorare i livelli di competitività richiesti dal segmento;

   tali argomentazioni sono da considerarsi deboli e inaccettabili: il Presidente Bonaccini e l'Assessore Colla hanno contestato duramente la scelta della proprietà, inquadrandola come una delocalizzazione che accompagna una operazione meramente finanziaria visto che, a fronte di una di una perdita di tutto il gruppo di 70 milioni di euro Gaggio Montano perde solo cinque milioni e sulla stessa linea si è attestato il sindaco Lepore;

   oggi appare quanto mai opportuno che Governo e Parlamento elaborino un testo normativo immediatamente efficace che delinei le procedure di intervento sulle chiusure aziendali non dovute a cause economiche –:

   se quanto esposto in premessa sia a conoscenza del Ministero, se intenda attivare al più presto uh tavolo di confronto nelle sedi istituzionali opportune e quali iniziative il Governo intenda porre in essere su questi temi.
(5-07111)