• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.4/06258 DE POLI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e delle politiche agricole alimentari e forestali. - Premesso che: per beneficiare dell'esenzione dall'IMU è indispensabile che il...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06258 presentata da ANTONIO DE POLI
giovedì 11 novembre 2021, seduta n.378

DE POLI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e delle politiche agricole alimentari e forestali. - Premesso che:

per beneficiare dell'esenzione dall'IMU è indispensabile che il soggetto che concede il terreno in affitto o in comodato a un coltivatore diretto (CD) o imprenditore agricolo professionale (IAP), iscritto nella previdenza agricola, abbia egli stesso la qualifica di CD o IAP, iscritto nella previdenza agricola;

il Dipartimento delle finanze, con circolare prot. n. 2162 del 3 febbraio 2015, ha precisato che, in base ai nuovi criteri, l'esenzione si applica a tutti terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, ubicati nei comuni classificati totalmente montani, di cui all'elenco predisposto dall'ISTAT, nonché a quelli non coltivati, purché posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei comuni classificati parzialmente montani di cui allo stesso elenco ISTAT;

non è, quindi, prevista esenzione se il soggetto che concede il terreno in affitto o in comodato a un coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale non ha egli stesso la qualifica di CD o IAP,

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo non ritengano utile valutare la possibilità di estendere ai soggetti che non abbiano la qualifica di imprenditore agricolo professionale o coltivatore diretto l'esenzione dall'IMU qualora concedano il terreno in affitto o in comodato a un CD o IAP, al fine di sostenerli economicamente in quanto spesso sono anziani titolari di pensioni di importi minimi e, contestualmente, di salvare i terreni incolti dall'abbandono attivando il loro potenziale produttivo perché siano una risorsa per le nuove generazioni sempre più disponibili a intraprendere nuovi progetti agricoli rispettosi dell'ambiente.

(4-06258)