• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10645 (4-10645)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10645presentato daAMITRANO Alessandrotesto diMartedì 9 novembre 2021, seduta n. 591

   AMITRANO, DEL SESTO, MANZO, MARTINCIGLIO e DEL MONACO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   secondo gli ultimi dati mensili diffusi dall'Istat, nel mese di settembre 2021 si è registrato, rispetto al mese di agosto, una crescita nel numero di occupati e una diminuzione di disoccupati e degli inattivi;

   dai dati emergi altresì che l'incremento dell'occupazione è stato pari allo 0,3 per cento (pari a +59 mila unità), mentre la disoccupazione giovanile, nel mese di settembre, è passata dal 28 per cento al 29,8 per cento (+1,8 punti), facendo segnare, come indica anche l'Eurostat, un aumento mensile più forte in tutta la zona euro in quando il tasso italiano della disoccupazione giovanile tra i 15-25 anni è secondo soltanto alla Spagna che risulta essere pari al 30,6 per cento;

   fra i segmenti della forza lavoro che hanno maggiormente risentito della crisi va senz'altro annoverato quello dei giovani, per i quali la riduzione dell'occupazione verificatasi a causa dell'emergenza da COVID-19 non sembra ancora completamente recuperata; peraltro, la crescita dell'occupazione giovanile registrata dopo la fase più acuta della crisi – segnatamente, dai primi mesi del 2021 – appare legata soprattutto a tipologie occupazionali diverse dal lavoro stabile;

   a parere dell'interrogante, tale fenomeno va letto, anche in rapporto alla necessità, preesistente alla crisi emergenziale sanitaria, di implementare le politiche attive mirate verso i percorsi formativi e professionalizzanti adeguati alle richieste del mercato del lavoro, anche al fine di contrastare il fenomeno rappresentato dal rischio di esclusione o marginalizzazione dei giovani dal mondo del lavoro;

   nonostante il mercato del lavoro stia registrando un forte segnale di miglioramento, manca ancora l'inclusione delle categorie da sempre ai margini del lavoro, ovvero donne e giovani, e in particolar modo, riguardo all'occupazione giovanile, i dati diffusi dall'Istat ai primi di novembre, sono piuttosto negativi, in quanto si sfiora quasi il 30 per cento, un tasso preoccupante che coinvolge una platea molto vasta di giovani, peraltro fortemente correlato anche alle condizioni del contesto socio-economico;

   c'è la necessità di ripensare ed implementare le misure di politiche attive del lavoro già messe in campo nel corso degli anni, misure che siano in grado di incidere sul tasso negativo di occupazione giovanile che è strutturalmente fermo, poiché si è di fronte ad un mercato del lavoro che non include i giovani; oggi è necessario e urgente, in un quadro di ampie riforme ed interventi legislativi messi in atto dal Governo, puntare maggiormente sui moderni servizi di orientamento al lavoro e di politiche attive, percorsi di formazione personalizzati e adeguati alle nuove richieste del mercato del lavoro, spazi innovativi e digitalizzati in grado di accogliere e far incontrare i giovani in cerca di impiego e aziende in cerca di personale, interventi mirati alla promozione della formazione qualificata e dell'occupazione qualificata, al fine di abbattere il trend negativo del tasso di disoccupazione giovanile e incidere maggiormente sull'inserimento dei giovani nel mercato del lavoro –:

   se il Ministro intenda adottare, anche alla luce degli ultimi dati diffusi dall'Istat, ulteriori iniziative volte ad incrementare le politiche attive più efficaci nello sviluppo dei processi formativi qualificati e dell'occupazione di qualità dei giovani, che rappresentano la vera leva strategica della ripartenza e del rilancio del nostro Paese, politiche attive volte a garantire effettivamente ed in misura stabile il tasso di occupazione dei giovani e ridurre il trend negativo della disoccupazione giovanile, che, progressivamente, allontana l'Italia dalla media degli altri Paesi europei.
(4-10645)