• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10610 (4-10610)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10610presentato daSPESSOTTO Ariannatesto diGiovedì 4 novembre 2021, seduta n. 588

   SPESSOTTO, MASSIMO ENRICO BARONI e MANIERO. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   con decreto-legge n. 109 del 2018 sono state apportate modifiche all'articolo 37 del decreto-legge n. 201 del 2011 in materia di liberalizzazione del settore dei trasporti;

   le suddette modifiche hanno esteso il pagamento del contributo, fino ad allora imputabile ai «gestori» delle infrastrutture e dei servizi regolati, agli operatori economici operanti del settore trasporto;

   con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 gennaio 2021, ai sensi dell'articolo 37, comma 6, lettera b), del decreto-legge n. 201 del 2001, è stata approvata la delibera n. 225 del 2020 concernente misure e modalità del versamento del contributo dovuto all'Autorità di regolazione dei trasporti per l'anno 2021;

   ai sensi della delibera sono assoggettati al contributo anche i servizi di trasporto di merci su strada connessi con autostrade, porti, scali ferroviari merci, aeroporti, interporti e sono individuati, in via presuntiva quali soggetti esercenti i suddetti servizi le imprese di trasporto merci su strada che abbiano, al 31 dicembre 2020, nella propria disponibilità veicoli, dotati di capacità di carico, con massa complessiva oltre i 26.000 chilogrammi nonché trattori con peso rimorchiabile oltre i 26.000 chilogrammi;

   per l'anno 2021, il contributo dovuto all'Autorità è fissato nella misura dello 0,6 per mille del fatturato risultante dall'ultimo bilancio approvato;

   dopo aver accolto i ricorsi di singole imprese di autotrasporto contro la delibera Art che imponeva il pagamento del contributo per l'anno 2019, il Tar del Piemonte con sentenza n. 80/2020, ha dichiarato che le disposizioni di legge, seppur innovate con decreto n. 109 del 2018, impongono all'Autorità di chiedere il contributo solo alle imprese appartenenti a mercati in cui abbia concretamente esercitato le proprie competenze;

   con decreto-legge n. 41 del 2021 è stato stabilito che, in considerazione dei gravi effetti derivanti dall'emergenza epidemiologica da Covid-19, alle imprese di autotrasporto merci in conto terzi, iscritte all'Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l'autotrasporto di cose per conto di terzi, non si applica per l'anno 2021, l'obbligo di contribuzione nei confronti dell'Art, di cui all'articolo 37, comma 6, lettera b), del decreto-legge n. 201 del 2011;

   il settore dell'autotrasporto sta vivendo un momento di grande difficoltà dovuto all'aumento dei costi delle materie prime e dei carburanti;

   per l'additivo Adblue, composto di ultima generazione utilizzato per abbattere le emissioni di azoto nei veicoli Euro V ed Euro VI, si è registrato nelle ultime due settimane un aumento dai 250 euro/tonnellata ai 500 euro/tonnellata;

   i veicoli Euro V ed Euro VI rappresentano circa il 60 per cento della flotta totale di mezzi pesanti circolanti; l'aumento dei costi ha quindi un impatto molto significativo;

   per il gasolio si registrano incrementi di circa il 25 per cento ed il prezzo del gas naturale liquefatto (Lng) è più che raddoppiato nelle ultime settimane, con gravi danni per le imprese che hanno investito nell'acquisto di veicoli ad alimentazione alternativa, e rischi per il processo di transizione energetica in atto, che ha fatto registrare un incremento delle immatricolazioni di questa categoria di veicoli pesanti pari al 49 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno;

   in altri Paesi europei, come in Germania, l'impegno degli autotrasportatori nella riduzione dell'impatto ambientale delle proprie attività è compensato con l'esenzione dal pagamento dei pedaggi autostradali per i veicoli alimentati a Lng;

   il contributo richiesto dall'Art costituisce, di fatto, una tassa ingiustificata che ha un impatto significativo su un settore già provato dalla carenza di autisti e dalla concorrenza estera;

   l'incertezza normativa sulla questione crea ulteriori costi alle imprese legati a contenziosi con l'Autorità –:

   se non intenda adottare iniziative normative per esonerare espressamente l'autotrasporto dal versamento del contributo.
(4-10610)