• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10614 (4-10614)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10614presentato daBARONI Massimo Enricotesto diVenerdì 5 novembre 2021, seduta n. 589

   MASSIMO ENRICO BARONI. — Al Ministro della cultura, al Ministro dell'università e della ricerca, al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   dall'inizio della pandemia (COVID-19), da quando anche le università si sono dovute fermare, nessun decreto del Presidente del Consiglio dei ministri ad oggi decreta la fine delle restrizioni per le biblioteche, spazi comuni, aule studio;

   le biblioteche (comunali e ministeriali) sono quasi tutte con servizi ridotti: offrono solo il servizio di visione in sede e restituzione dei libri presi in carico; il numero di accessi consentiti è limitatissimo (alcune sale sono chiuse, altre restano semivuote); vi è il divieto di «deposito» dei volumi in lettura (che un tempo consentiva di tenere un libro per più giorni); vi sono difficoltà di prenotazione dei testi (pochissimi alla volta);

   l'introduzione del Green Pass non cambia la situazione;

   gli spazi comuni delle università sia esterni che interni, le sale studio h24, ancora non sono accessibili senza un appuntamento e con posti limitati: ogni mille studenti ci sono all'incirca tredici posti disponibili;

   la maggior parte delle piattaforme delle biblioteche universitarie consente la prenotazione del posto solo per qualche ora. L'università «La Sapienza» non permette la prenotazione di un posto in aula studio oltre le due ore; la conseguenza è che gli studenti sono costretti ad effettuare più prenotazioni per un singolo giorno, rischiando di cambiare aula o dipartimento; le aule sono sempre piene, e molte volte in una settimana si riesce a prenotare per un solo giorno o per qualche ora un posto per studiare. Con la chiusura delle aule studio si pone la questione della frequenza in aula anche per i pendolari e i fuorisede, che hanno diritto tanto quanto i colleghi con una casa in affitto di poter frequentare le lezioni senza rimanere relegati alla didattica a distanza. Si tratta di un diritto, però, che viene ostacolato quando non ci sono posti dove poter studiare dopo la lezione;

   nell'ambito delle iniziative volte ad allentare le maglie delle restrizioni e la capienza all'interno dei luoghi di cultura, occorre anche affrontare il tema delle biblioteche. Si rileva ad esempio che presso la biblioteca Alessandrina, all'interno della città universitaria de «La Sapienza», di grande importanza per gli studenti, ad oggi si ammette solo il prestito in sede e la consultazione, previo appuntamento;

   i rappresentanti degli studenti hanno già chiesto ai direttori di dipartimento la riapertura delle aule studio h24 e l'allungamento degli orari delle biblioteche, dopo una riunione è emerso che gli stessi direttori attendono una delibera ministeriale –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa;

   se i Ministri interrogati ritengano di prevedere opportune iniziative di competenza per introdurre misure per allentare le prolungate chiusure e restrizioni delle biblioteche e aule studio, anche nelle università, avendo a disposizione strumenti per arginare il contagio;

   quali iniziative di competenza i Ministri interrogati ritengano opportuno adottare per agevolare gli studenti.
(4-10614)