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Atto a cui si riferisce:
C.5/06944 (5-06944)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 3 novembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-06944

  Al fine di corrispondere compiutamente alla richiesta dell'onorevole interrogante, si premette che le commissioni previste nelle passate emissioni del BTP Futura e in quella che avrà corso dal prossimo 8 novembre sono le seguenti:

  Appare evidente che le commissioni riconosciute ai dealer delle varie emissioni del BTP Futura siano rimaste stabili, mentre quelle per gli intermediari sono state calibrate in funzione della scadenza del titolo. Segnatamente, nella quarta emissione esse saranno inferiori alla precedente e solo dello 0,5 per mille superiori alla prima emissione del 2020. Da quanto sopra riportato si desume quindi che «gli oneri delle commissioni corrisposte agli intermediari bancari da parte del Ministero dell'economia e finanze per il collocamento sul MOT del BTP Futura» non si possano considerare aumentati nel tempo, riflettendo, nella loro composizione, le caratteristiche della scadenza e della struttura del titolo.
  Inoltre, il confronto tra le commissioni di collocamento del BTP Futura con quelle del BTP Italia non sembrerebbe indicativo, essendo quest'ultimo un titolo solo parzialmente destinato agli investitori retail, avendo invece una rilevante componente di investitori istituzionali e tipicamente una durata più breve rispetto alle scadenze adottate per il BTP Futura.
  Nella determinazione delle commissioni si è dovuto, altresì, tenere conto dello sforzo commerciale necessario per riuscire ad avere buoni risultati nel collocamento, considerata la scarsa abitudine e propensione del pubblico dei risparmiatori retail ad attestarsi su scadenze così lunghe. Si tratta di un lavoro complesso, altamente labour intensive, che può essere per sua natura solo in parte automatizzabile. Le commissioni tengono, altresì, conto del sostegno al mercato secondario (essenzialmente il MOT) che gli intermediari si impegnano ad attuare.
  Si conferma che nessuna commissione dovrà essere pagata dai risparmiatori, qualsiasi sia il canale di acquisto, compreso l'home banking che è una modalità di servizio offerta dagli Istituti di Credito e da Banco Posta.
  Infine, si coglie l'opportunità per ricordare che le commissioni appena descritte si collocano a livelli nettamente inferiori rispetto a quelli corrisposti in emissioni analoghe da parte di altri emittenti domestici, come desumibile dai dati ABI.