• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/02367/001/ ... in sede di esame del disegno di legge recante Disposizioni per la promozione dei cammini come itinerari culturali. Delega al Governo in materia di cammini (A.S. 2367), premesso che: il...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/2367/1/07 presentato da DANIELA DONNO
mercoledì 3 novembre 2021, seduta n. 271

La 7a Commissione,
in sede di esame del disegno di legge recante Disposizioni per la promozione dei cammini come itinerari culturali. Delega al Governo in materia di cammini (A.S. 2367),
premesso che:
il disegno di legge in esame è vòlto a promuovere i cammini come itinerari culturali, al fine di assicurare la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-culturale diffuso su tutto il territorio nazionale attraverso percorsi connotati da valori culturali d'insieme;
i cammini sono riconosciuti quali itinerari culturali di particolare rilievo, fruibili a piedi, in bicicletta, a cavallo o con altre forme di mobilità sostenibile, e particolarmente meritevoli di tutela in quanto collegano luoghi accomunati in misura prevalente da valori culturali d'insieme;
l'articolo 2 prevede la definizione di una "Mappa dei cammini d'Italia", al fine di favorire la conoscenza, la tutela e la promozione dei cammini e del patrimonio storico, culturale e religioso dei territori attraversati o limitrofi, favorendo la più ampia integrazione delle componenti ambientali, naturali e paesaggistiche;
considerato che:
in una simile prospettiva la riqualificazione di infrastrutture ferroviarie dismesse in piste ciclabili e "greenway" rappresenta un'efficace strategia per contrastare l'abbandono e il degrado ambientale, contribuendo alla valorizzazione dei territori e incentivando lo sviluppo di un turismo ecosostenibile, che potrebbe contribuire a dare nuovo slancio alle piccole economie locali;
secondo l'ultima ricerca pubblicata dalla Federazione italiana ambiente e bicicletta sono 5.000 i chilometri di ferrovie dismesse nel nostro Paese, dei quali solo 1.000 sono stati convertiti in 57 ciclovie, con una lunghezza media di 12 chilometri;
il recupero delle ferrovie in disuso è finora parzialmente avvenuto su iniziativa di istituzioni per lo più provinciali e in alcune realtà comunali con il supporto di alcune associazioni locali. Nonostante le recenti iniziative in materia di mobilità sostenibile siano sicuramente incoraggianti, non possono essere paragonate agli sforzi profusi da altri Paesi europei;
considerato altresì che:
a conclusione della XVII Legislatura è stata approvata la legge 11 gennaio 2018, n. 2, di iniziativa parlamentare, recante Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità' ciclistica, con l'obiettivo di rendere lo sviluppo della mobilità ciclistica e delle necessarie infrastrutture di rete una componente fondamentale delle politiche della mobilità a tutti i livelli amministrativi sia centrali sia locali;
la citata legge n. 2 del 2018 introduce la definizione normativa delle ciclovie, delle reti cicloviarie, insieme con la relativa classificazione, prevedendo l'adozione di un "Piano generale della mobilità ciclistica", quale parte integrante del Piano generale dei trasporti e della logistica, finalizzato allo sviluppo della mobilità ciclistica in ambito urbano e metropolitano;
impegna il Governo:
a promuovere, nell'ambito delle iniziative collegate alla definizione e attivazione della "Mappa dei cammini d'Italia", la conversione delle ferrovie in disuso in piste ciclabili e "greenway" al fine di contrastare l'abbandono e il degrado ambientale, nonché a valorizzare la dimensione paesaggistica e architettonica delle aree interessate potenziando i servizi di accoglienza anche attraverso il sostegno a forme di turismo sostenibile e a un'adeguata offerta di infrastrutture e di percorsi turistico-culturali.
(0/2367/1/7)
Donno, Naturale, Romano, Vanin, Presutto, Pavanelli, Anastasi, Montevecchi