• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06978 (5-06978)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06978presentato daROSPI Gianlucatesto diMercoledì 3 novembre 2021, seduta n. 587

   ROSPI e VIETINA. — Al Ministro della cultura, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   l'Art bonus è un credito d'imposta previsto per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, introdotto dal decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n. 106;

   le erogazioni liberali effettuate in denaro che danno diritto al credito di imposta devono essere riferite ad alcuni specifici interventi, tra i quali: manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici; sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica (esempio musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, come definiti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42) delle fondazioni lirico-sinfoniche, dei teatri di tradizione, delle istituzioni concertistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione, dei complessi strumentali, delle società concertistiche e corali, dei circhi e degli spettacoli viaggianti; realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti, di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo;

   la legge di stabilità 2016, la legge n. 208 del 28 dicembre 2015, ha stabilizzato e reso permanente l'«Art bonus», prevedendo una detrazione pari al 65 per cento per le erogazioni liberali a sostegno della cultura;

   la chiusura di cinema, teatri, musei e dei luoghi della cultura, dovuta all'emergenza epidemiologica da COVID-19, ha provocato ingenti danni economici a tutto il settore della cultura, creando la necessità di utilizzare nuovi strumenti volti ad incentivare ulteriori investimenti di capitali, anche privati, nel settore della cultura;

   aumentando il credito d'imposta previsto dall'Art-Bonus si creerebbe un effetto traino sull'intero comparto economico del settore, producendo nuove risorse anche per gli operatori che quotidianamente vi operano;

   l'agevolazione fiscale dell'Art-bonus, promuovendo il restauro, la manutenzione e la protezione dei luoghi dell'arte e della cultura, favorisce anche la fruizione delle tante opere di inestimabile valore e dei tanti luoghi storici presenti in Italia, che rappresentano la principale cartolina da visita e il brand del nostro Paese;

   un ordine del giorno, presentato il 27 dicembre 2020 a prima firma dell'interrogante, nel corso dell'esame del disegno di legge di bilancio 2021, e accolto dal Governo pro tempore, prevedeva l'aumento fino all'80 per cento del credito d'imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, al fine di sostenere la ripresa del comparto della cultura nel nostro Paese –:

   se il Governo non ritenga di adottare iniziative per dare attuazione a quanto indicato nell'ordine del giorno di cui in premessa, al fine di aumentare la misura del credito di imposta, almeno fino all'80 per cento, previsto per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, cosiddetto Art-bonus, con la previsione di un incremento di spesa nell'ambito del prossimo disegno di legge di bilancio.
(5-06978)