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Atto a cui si riferisce:
C.5/06991 (5-06991)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 novembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-06991

Signor Presidente, Onorevoli deputati,

  l'interrogante chiede di conoscere quali iniziative si intendano adottare per garantire che l'applicazione della sperimentazione del voto elettronico nelle prossime elezioni amministrative avvenga in condizioni di sicurezza e non riguardi, per la fase sperimentale, il rinnovo degli organi dei comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. Al riguardo rammento che la legge di bilancio per il 2020 ha istituito un Fondo per la sperimentazione del voto elettronico in occasione delle elezioni politiche, europee e dei referendum di cui agli articoli 75 e 138 della Costituzione, prevedendo l'emanazione di un apposito decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale. Il predetto provvedimento, adottato il 9 luglio 2021, reca norme per la simulazione e sperimentazione di modalità di espressione del voto in via digitale, limitata a modelli che garantiscano il concreto esercizio del diritto di voto degli italiani all'estero e degli elettori che, per motivi di lavoro, studio o cure mediche, si trovino in un comune di una regione diversa da quella del comune nelle cui liste elettorali risultano iscritti.
  Successivamente, l'articolo 38-bis, comma 10, lettere a) e b), del decreto-legge n. 77/2021 ha integrato l'articolo 1 della citata legge di bilancio, disponendo sia che il Fondo ha lo scopo di introdurre in via sperimentale modalità di espressione del voto in via digitale anche per le elezioni regionali ed amministrative, sia che le norme del citato decreto «si applicano anche alle elezioni regionali e amministrative, previo il necessario adeguamento da realizzare entro il 31 ottobre 2021 al fine di consentire la sperimentazione per il turno elettorale dell'anno 2022». In attuazione di tale normativa, in data 21 ottobre 2021, è stato emanato un nuovo decreto ministeriale integrativo del precedente, firmato dal Ministro dell'interno e dal Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale.
  In merito ai profili di sicurezza della procedura, evidenzio che, ai sensi dell'articolo 7, comma 2, del decreto ministeriale del 9 luglio 2021, «Lo studio di fattibilità e i requisiti tecnici del sistema di voto elettronico sono predisposti dal Ministero dell'interno, d'intesa con il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, con l'AgID e con le Autorità preposte alla sicurezza cibernetica nazionale». Pertanto, lo studio di fattibilità ed i requisiti tecnici del sistema di voto elettronico saranno adottati sentita l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Inoltre, in considerazione anche della presumibile complessità delle operazioni in una prima fase di sperimentazione – conseguente alla novità del sistema – si avrà cura, trattandosi spesso di comuni piccoli, di non coinvolgere nella fase di simulazione del voto elettronico i comuni interessati dal rinnovo degli organi elettivi a seguito di scioglimento conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare, ex articolo 143, comma 10, del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali.
  Preciso infine che non essendo stato adottato lo studio di fattibilità, tale fase di sperimentazione non potrebbe comunque ricomprendere i comuni interessati dalla prossima tornata elettorale, prevista per il prossimo 7 novembre.