• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06969 (5-06969)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06969presentato daPEZZOPANE Stefaniatesto diMartedì 2 novembre 2021, seduta n. 586

   PEZZOPANE, MELILLI, MORANI, MORGONI, VERINI, BRAGA, BURATTI, MORASSUT, PELLICANI e ROTTA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il credito d'imposta riconosciuto per l'acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nei comuni delle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici succedutisi dal 24 agosto 2016 per tutte le imprese che effettuano investimenti in impianti, macchinari ed attrezzature nuove nella zona del cratere sismico, è stato istituito dall'articolo 18-quater del decreto-legge n. 8 del 9 febbraio 2017;

   dal 6 aprile 2018 la Commissione europea ha stabilito che il regime di aiuto italiano pari a 43,9 milioni di euro, volto a sostenere gli investimenti nelle regioni colpite dai terremoti del 2016 e del 2017, è in linea con le norme dell'Unione in materia di aiuti di Stato e che l'aiuto avrebbe contribuito alla ripresa economica dell'Italia centrale senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico; a settembre 2019 è stato possibile inoltrare le richieste del credito commisurato alle dimensioni dell'impresa: 45 per cento per le piccole imprese, 35 per cento per le medie imprese, 25 per cento per le grandi imprese, relativamente agli investimenti effettuati tra il 6 aprile 2018 e il 31 dicembre 2019;

   la legge di bilancio 2020 (legge n. 160 del 2019) ha prorogato il credito d'imposta fino al 31 dicembre 2020;

   tale strumento agevolativo si è rivelato particolarmente efficace e, con il comma 1-bis dell'articolo 9 del cosiddetto decreto «sostegni bis» (decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73) la misura è stata prorogata al 31 dicembre 2021;

   le associazioni di categoria denunciano che, a fine ottobre 2021, la piattaforma dell'Agenzia delle entrate non consente ancora di acquisire le domande;

   risulta all'interrogante che il motivo sembrerebbe risiedere nella mancata autorizzazione del regime di aiuto da parte della Commissione europea, scaduta il 31 dicembre 2020;

   non è ancora chiaro, quindi, se il problema risieda nella mancata pronuncia da parte della Commissione europea o nel mancato invio da parte del Ministero dello sviluppo economico della relativa richiesta;

   nel frattempo, le imprese sono nel limbo dell'indecisione, aumentata dall'incremento del costo delle materie prime e dei semilavorati, motivi che rendono indeterminabile la data di consegna delle attrezzature, macchinari e impianti;

   per essere ammessi al godimento del credito d'imposta, l'investimento deve essere realizzato entro il 31 dicembre 2021 e «realizzato», per le norme in vigore, significa anche pagato;

   è evidente che la situazione sia complessa e per molti versi irrecuperabile –:

   quali siano le motivazioni che stanno determinando il ritardo nell'accesso da parte delle imprese del cratere sismico alla misura del credito d'imposta previsto dal cosiddetto decreto «Sostegni bis» e se il Governo abbia predisposto o stia predisponendo iniziative normative volte a prorogare tale misura al 31 dicembre 2022, prevedendo inoltre la possibilità di presentare le domande per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2022.
(5-06969)