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Atto a cui si riferisce:
C.4/09404 (4-09404)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 ottobre 2021
nell'allegato B della seduta n. 584
4-09404
presentata da
DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA Luis Roberto

  Risposta. — Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale affronta da tempo con particolare attenzione la complessa situazione che la rete diplomatico-consolare in Brasile si trova a fronteggiare in materia di cittadinanza iure sanguinis.
  La legge n. 91 del 1992, a differenza delle legislazioni dei principali Paesi occidentali, consente, nella ricostruzione della cittadinanza per discendenza, di risalire all'indietro di generazione in generazione senza porre alcun limite temporale all'individuazione del capostipite emigrato all'estero.
  Da una recente ricognizione delle istanze pendenti presso i nostri consolati in Brasile, terra di storica emigrazione italiana, emerge una mole preoccupante di diverse decine di migliaia di domande di riconoscimento dello status civitatis pendenti, mentre si calcola che i potenziali richiedenti potrebbero essere nell'ordine di qualche milione.
  L'istruttoria di questi procedimenti risulta spesso particolarmente complessa. Una volta ricevuta la documentazione, talvolta risalente a epoche remote (anche precedenti all'Unità d'Italia), il funzionario consolare deve verificarne la completezza e la conformità alle disposizioni normative vigenti, accertandosi preliminarmente che non sia contraffatta. Al riguardo, il fenomeno delle falsificazioni documentali presenta una sofisticazione sempre crescente.
  La gestione del bacino di potenziali richiedenti risulta ancora più ardua se si considerano le limitate risorse umane disponibili.
  Sulla base di queste premesse, la nostra rete diplomatico-consolare sta comunque ottenendo, grazie all'eccezionale impegno del personale, importanti riduzioni dei tempi di attesa per l'utenza. Questo a seguito dell'introduzione di innovazioni e semplificazioni procedimentali che consentono ai nostri uffici di convocare mediamente diverse migliaia di persone all'anno.
  Con riferimento alle istanze presentate direttamente presso il tribunale di Roma da cittadini brasiliani per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana ex articolo 1 della legge n. 91 del 1992, si conferma che il giudice di prima istanza ne sta accogliendo con ordinanza un crescente numero.
  L'avvocatura generale dello Stato cura, ai sensi del regio decreto n. 1611 del 1943 la difesa delle amministrazioni dello Stato convenute in tutti i gradi del giudizio. Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale non è convenuto in questi ricorsi in ragione delle disposizioni del decreto legislativo n. 300 del 1999.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Benedetto Della Vedova.