• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/06922 (5-06922)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06922presentato daDE GIROLAMO Carlo Ugotesto diMartedì 26 ottobre 2021, seduta n. 582

   DE GIROLAMO e GAGLIARDI. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   il comma 1-bis dell'articolo 93 del codice della strada (decreto legislativo n. 285 del 1992) vieta, a chi ha stabilito la residenza in Italia da oltre sessanta giorni, di circolare con un veicolo immatricolato all'estero. Lo stesso articolo, ai commi 1-ter e 1-quater prevede, per la circolazione in Italia, prescrizioni ed adempimenti nelle ipotesi di veicolo concesso in leasing o in locazione senza conducente o nei casi di veicolo concesso in comodato;

   tali limitazioni, per espressa previsione normativa inserita alla lettera c) del comma 1-quinquies dell'articolo 93, non si applicano ai lavoratori frontalieri ed a quei soggetti residenti in Italia che prestano un'attività di lavoro in un'impresa avente sede in uno Stato confinante o limitrofo;

   questa tutela è prevista, però, solo a determinate condizioni, ovvero che il veicolo sia immatricolato nello Stato estero a nome del conducente e transiti in Italia per raggiungere il luogo di residenza del lavoratore/proprietario o per far rientro nella sede di lavoro all'estero;

   proprio dal fatto che la deroga al divieto di circolazione sia subordinata alla proprietà del veicolo da parte del lavoratore che lo conduce, nascono le maggiori critiche alla norma in esame e le problematiche agli operatori del settore. Questo, in quanto, come è agevole comprendere, praticamente nessun lavoratore dipendente frontaliero circola con un veicolo intestato a proprio nome, perché altrimenti sarebbe un imprenditore autonomo: del pari, è estremamente raro che il conducente sia residente nel Paese dove è immatricolato il veicolo;

   al fine di tutelare il diritto al lavoro di queste categorie professionali e concedere ad esse le stesse possibilità di assunzione dei colleghi che risiedono negli Stati limitrofi, occorre perciò definitivamente rimuovere la previsione che le obbliga, per beneficiare dell'esonero, a transitare in Italia per raggiungere il luogo di residenza con un veicolo immatricolato all'estero a proprio nome –:

   quali iniziative intenda assumere a carattere normativo, per modificare le condizioni di esonero dal divieto di circolazione sul territorio nazionale esposte ed applicate ai lavoratori transfrontalieri in base alla lettera c) del comma 1-quinquies dell'articolo 93 del codice della strada.
(5-06922)