• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/06122 VANIN, TRENTACOSTE, PAVANELLI, L'ABBATE, QUARTO - Ai Ministri della transizione ecologica e delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. - Premesso che: per lo svolgimento delle...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06122 presentata da ORIETTA VANIN
martedì 19 ottobre 2021, seduta n.368

VANIN, TRENTACOSTE, PAVANELLI, L'ABBATE, QUARTO - Ai Ministri della transizione ecologica e delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. - Premesso che:

per lo svolgimento delle olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 è prevista la realizzazione di numerosi interventi funzionali il cui impatto sul territorio e l'ambiente è di notevole portata;

a parere degli interroganti vi è la necessità e l'obbligo di valutare e ponderare le ricadute sul territorio e sull'ambiente di riferimento, soprattutto in termini di sostenibilità ambientale, degli effetti del complesso delle opere previste per lo svolgimento dei giochi olimpici e paralimpici invernali del 2026;

invero, il decreto-legge n. 16 del 2020, recante "Disposizioni urgenti per l'organizzazione e lo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina 2026 e delle finali ATP Torino 2021 - 2025, nonché in materia di divieto di attività parassitarie", non fa alcun riferimento all'obbligo della valutazione ambientale strategica (VAS) degli impianti sportivi e delle opere essenziali, connesse e di contesto (così come classificate nel decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 7 dicembre 2020) o comunque funzionali alla realizzazione dei giochi, ricomprese nel piano degli interventi di infrastrutture Milano-Cortina 2020-2026 S.p.A. o di altre amministrazioni o enti;

questa circostanza non implica che l'obbligo normativo di VAS sia escluso, posto che esso discende espressamente dalla normativa europea di cui alla direttiva 2001/42/CE: le opere e gli interventi previsti per lo svolgimento dei giochi olimpici devono essere dichiaratamente assoggettati a VAS nazionale, poiché determinano effetti sinergici sui territori e sulle componenti naturalistiche e ambientali dell'insieme degli interventi indicati nel programma delle opere, con particolare attenzione alle zone montane e vallive, dove la fragilità idrogeologica e il valore paesaggistico e ambientale si reggono su equilibri precari;

ciò trova fondamento nelle norme comunitarie citate ma anche in quelle nazionali (in particolare, la parte II del decreto legislativo n. 152 del 2006, codice dell'ambiente), in quanto gli interventi previsti ricadono nelle previsioni dello stesso Codice ambientale, posto che il complesso delle opere programmate non possono che costituire, come di fatto costituiscono, un unico complesso e complessivo piano;

occorre poi considerare che la realizzazione delle opere potrebbe trovarsi in conflitto con le previsioni dei piani territoriali di coordinamento dei territori ove andranno ad insistere, per cui una VAS nazionale appare più che necessaria;

considerato che:

l'Agenda 2020 del Comitato olimpico internazionale (CIO) fa esplicito riferimento, tra i suoi pilastri, al rispetto di diversi obiettivi per lo sviluppo sostenibile nella realizzazione e gestione degli eventi sportivi e, con le due raccomandazioni specifiche, stabilisce che il CIO debba includere la sostenibilità nelle sue attività quotidiane e nell'ingaggiare gli stakeholder (raccomandazione n. 5) e includere la sostenibilità in tutti gli aspetti di pianificazione e realizzazione di giochi olimpici (raccomandazione n. 4);

nel contratto di assegnazione dei giochi a Milano-Cortina, il nostro Paese si è impegnato a rispettare il fondamentale requisito della sostenibilità in 7 specifici articoli che riguardano, tra l'altro, le infrastrutture e i siti naturali, le risorse e la gestione dei materiali, la mobilità, le emissioni climalteranti nonché la stessa governance della sostenibilità (forum della sostenibilità),

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti per i quali, per quanto risulta agli interroganti, hanno ricevuto segnalazioni da parte di numerose associazioni ambientaliste riconosciute;

se ritengano (preso atto della volontà delle istituzioni italiane di realizzare un'olimpiade innovativa nel pieno rispetto degli obiettivi di sostenibilità ambientale) che il piano delle opere programmate debba essere unitario e completo di tutti gli interventi funzionali e connessi, compresi quelli di competenza delle Regioni e delle Province autonome, e sottoposto ad una valutazione nazionale sovraordinata di competenza statale;

se, per quanto di propria competenza, intendano sollecitare la predisposizione di un piano e relativo rapporto ambientale riguardanti le opere e gli interventi funzionali, connessi e complementari alla realizzazione delle olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 da sottoporre a procedura di valutazione ambientale strategica a livello nazionale e alla relativa contestuale valutazione di incidenza.

(4-06122)