• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/06139 PAVANELLI, DONNO, LEONE, MAIORINO, MONTEVECCHI, PIARULLI, RICCIARDI, TRENTACOSTE, VANIN - Al Ministro della salute. - Premesso che: ogni anno il Ministro della salute presenta al...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06139 presentata da EMMA PAVANELLI
martedì 19 ottobre 2021, seduta n.368

PAVANELLI, DONNO, LEONE, MAIORINO, MONTEVECCHI, PIARULLI, RICCIARDI, TRENTACOSTE, VANIN - Al Ministro della salute. - Premesso che:

ogni anno il Ministro della salute presenta al Parlamento una relazione relativa all'attuazione della legge n. 194 del 1978 per la tutela sociale della maternità e per l'interruzione volontaria di gravidanza (IVG);

nella relazione dell'anno 2020, in cui vengono analizzati e illustrati i dati definitivi relativi all'anno 2018, si riporta che tutti gli indicatori confermano il trend del ricorso all'IVG in diminuzione;

considerato che:

i trend riportati nella relazione, che confermerebbero la tendenza alla riduzione del numero di interruzioni di gravidanza rispetto agli anni precedenti, collocano l'Italia, nel confronto con il contesto internazionale, tra i Paesi con i più bassi tassi di abortività. Tale riduzione costante del ricorso all'IVG viene letta come buon funzionamento della legge, ma potrebbe anche essere, invece, il segnale di una difficoltà di accesso all'IVG, che in alcuni casi può tradursi nel ricorso a pratiche al di fuori della legge, quale l'aborto clandestino;

le modalità di rappresentazione dei dati all'interno della relazione così come avviene oggi, cioè esclusivamente su base nazionale e regionale, rischia di dare una raffigurazione parziale e non veritiera delle effettive capacità di erogazione del servizio sanitario in merito al ricorso all'IVG;

le metodologie di calcolo, di aggregazione e di presentazione dei dati su base nazionale e regionale riportate all'interno della relazione non consentono di avere un'informazione chiara, aperta e per singola struttura che permetterebbe, alle donne che decidono di ricorrere all'IVG, di avere libertà di scelta, potendo conoscere puntualmente, tra le altre informazioni disponibili, le caratteristiche e modalità dei servizi per l'IVG erogati dalla struttura sanitaria di territorio a loro più vicina, sapere la percentuale degli obiettori di coscienza o quale pratica di IVG viene praticata all'interno della struttura sanitaria;

solo se i dati sono aperti e rappresentati per singola struttura essi hanno davvero un significato e permettono alle donne di scegliere in quale ospedale andare per ricorrere alla pratica dell'IVG,

si chiede di sapere quali iniziative di competenza il Ministro in indirizzo intenda adottare per inserire all'interno della relazione annuale le opportune modifiche e integrazioni, come rappresentato, al fine di rendere informate le donne che intendono ricorrere alla pratica dell'IVG e garantire loro il diritto all'aborto e alla libertà di scelta.

(4-06139)