• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06862 (5-06862)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06862presentato daDE TOMA Massimilianotesto diMartedì 19 ottobre 2021, seduta n. 577

   DE TOMA, ZUCCONI e CAIATA. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   mentre l'economia globale tenta di riemergere dalla pandemia, si alimentano le preoccupazioni per l'inflazione dei prezzi delle materie prime e, sul versante dell'energia, l'Italia rischia di essere tra i Paesi più penalizzati;

   il costo della benzina attualmente ha superato i 2 euro al litro e ciò incide e continuerà a farlo, inevitabilmente, sulla ripresa dell'intera nazione che fatica a superare le drammatiche conseguenze della pandemia da COVID-19 soprattutto sotto il profilo della ripresa dell'economia reale;

   è noto che l'Italia è in Europa ai primi posti della classifica per livello di tassazione dei prodotti energetici. Stando ai dati aggiornati ogni cittadino italiano paga oltre il 62 per cento di tasse per ogni litro di carburante, comportando evidenti danni per le imprese non soltanto per quelle operanti nel settore energetico;

   la mozione n. 1-00513, presentata dal gruppo di Fratelli d'Italia, sulla quale il Governo ha espresso parere favorevole è stata approvata da tutta l'Assemblea. Tuttavia, ancora non è ancora dato sapere come e se il Governo si sia attivato per intervenire al fine di contenere il costo finale dei prodotti energetici, così come prevede il dispositivo approvato dal Parlamento, riducendo il peso fiscale a carico di cittadini e imprese che inizieranno a licenziare il personale con drammatiche conseguenze in termini economici e occupazionali;

   a oggi, con il costo dei carburanti che continua a salire, il silenzio del Ministro interrogato ad avviso degli interroganti suona come un allarme tanto più che la congiuntura internazionale lascia chiaramente intravedere come i costi dell'energia sembra siano destinati a crescere;

   la riduzione immediata delle accise e dell'Iva sulla benzina deve essere la priorità del Governo per favorire la ripresa economica e per evitare che gli effetti dei rincari incidano sui consumi e sulle tasche dei cittadini scatenando un effetto recessivo delle attività produttive;

   gli operatori energetici che già sostengono gli enormi costi dovuti alla transizione energetica, con un impatto importante sull'impresa, non possono sostenere ulteriori rincari. Continua a mancare un'interlocuzione chiara e seria con le categorie produttive del Paese –:

   se il Governo intenda, come e con quale tempistica, dare corso agli impegni assunti in Parlamento, per mitigare i rincari e contenere il costo finale dei prodotti energetici e del carburante, senza introdurre nuove imposte o tasse a danno di cittadini e imprese.
(5-06862)