• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02557 (3-02557)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02557presentato daLOLLOBRIGIDA Francescotesto presentato Martedì 19 ottobre 2021 modificato Mercoledì 20 ottobre 2021, seduta n. 578

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, ALBANO, BELLUCCI, BIGNAMI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, DE TOMA, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GALANTINO, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, GIOVANNI RUSSO, RACHELE SILVESTRI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI, VINCI e ZUCCONI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:

   dal 15 ottobre 2021, con le modifiche apportate dal decreto-legge 21 settembre 2021, n. 127, alle norme che disciplinano l'impiego delle certificazioni verdi COVID-19, è in vigore l'obbligo per i lavoratori di esibire il green pass per poter accedere ai luoghi di lavoro;

   ad oggi i lavoratori non vaccinati in Italia sono compresi tra tre milioni e mezzo e quattro milioni di persone;

   le disposizioni del citato decreto-legge prevedono che i lavoratori privi della certificazione verde COVID-19 siano considerati assenti ingiustificati «senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro», ma che «per i giorni di assenza ingiustificata di cui al primo periodo non sono dovuti la retribuzione, né altro compenso o emolumento, comunque denominati»;

   appare evidente dalla lettura delle norme che ad avviso degli interroganti è stato, di fatto, introdotto l'obbligo per i lavoratori di sottoporsi alla vaccinazione anti COVID-19 per poter ottenere la certificazione verde;

   l'unica alternativa per i lavoratori non vaccinati che intendono continuare a recarsi al lavoro è rappresentata dall'effettuazione – a giorni alterni – di un test molecolare antigenico, con i disagi conseguenti, testimoniati dalle immagini delle lunghissime file davanti alle farmacie dal giorno in cui è scattato l'obbligo, e un considerevole esborso economico;

   il regolamento europeo n. 935/2021, che definisce il quadro giuridico per il rilascio, la verifica e l'accettazione del certificato verde, al punto 36, affermata la necessità di «evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate», precisa che «il presente regolamento non può essere interpretato nel senso che istituisce un diritto o un obbligo a essere vaccinati»;

   contrariamente a quanto previsto dal regolamento, a parere degli interroganti l'obbligo di esibire il green pass per accedere ai luoghi di lavoro sembra configurare una discriminazione tra lavoratori, posto che, ai fini dell'ottenimento del green pass, la vaccinazione è strumento sia più agevole, perché il relativo certificato verde ha la durata di dodici mesi, sia gratuito –:

   se non ritenga di adottare iniziative di competenza volte a garantire la gratuità dei test antigenici rapidi in favore dei lavoratori non vaccinati, nel rispetto delle norme europee sulla non discriminazione delle persone non vaccinate e tutelando il loro diritto al lavoro, e per estendere la validità delle relative certificazioni verdi ad almeno 72 ore.
(3-02557)